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Siracusa, il presidente del Consiglio comunale Di Mauro pronto a guidare l’aula: “sarò a vostra disposizione ma non al vostro servizio”

Si è parlato di passato, presente e futuro con l’ospite di oggi ai microfoni di SiracusaNews, stuzzicato anche su eventuali accordi tra F.I e l’amministrazione comunale dopo il passaggio di Mpa verificatosi con la sua elezione

Sedici preferenze su 32. Alessandro Di Mauro è stato eletto presidente del Consiglio comunale con i voti contati e grazie alla complicità di Forza Italia con uno dei consiglieri del gruppo che ha deciso di astenersi.

Si è parlato di passato, presente e futuro con l’ospite di oggi ai microfoni di SiracusaNews, stuzzicato anche su eventuali accordi tra F.I e l’amministrazione comunale dopo il passaggio di Mpa verificatosi con la sua elezione. Di Mauro è rimasto abbottonato e ha ammesso soltanto un dialogo tra il sindaco Francesco Italia e altre forze politiche che possano allargare la maggioranza, passata da 10 a 16 consiglieri grazie ai transfughi dell’Mpa ormai ex centrodestra e dei due consiglieri eletti con FdI (Porto e Ricupero) e successivamente convinti dal progetto dell’on. Giuseppe Carta.

Consapevole degli errori del passato, con un Consiglio comunale “suicida” politicamente che ha decretato la fine anticipata del civico consesso, le prime parole ufficiale di Di Mauro sono state: “sarò a vostra disposizione ma non al vostro servizio”. E l’atteggiamento si vede già con la composizione delle commissioni consiliari, che saranno votate l’11 settembre.

Il giorno successivo si terrà il primo vero Consiglio comunale con tre temi da affrontare: le problematiche inerenti l’ospedale (Odg a firma del gruppo di Italia Viva), l’emergenza incendi (firmato dal capogruppo di Forza Italia Gianni Boscarino) e una mozione firmata dal consigliere di “Insieme” Ivan Scimonelli sulle zone 30, la modifica delle zone di carico e scarico e sulla presenza del corpo di Polizia municipale all’ingresso e all’uscita dalle scuole.

E poi il futuro: la pianificazione, le votazioni, il numero di sedute mensili che si vogliono convocare. C’è molta carne al fuoco. E il Consiglio comunale scalpita, vuole iniziare a lavorare. Da subito


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