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Siracusa, l’Asp non paga le farmacie e Federfarma scrive al direttore: “situazione insostenibile”

Le farmacie sono pronte "a reclamare quanto vantato nei confronti dell'Asp8 in ogni sede competente"

Stanco di attendere notizie dall’Asp, il presidente di Federfarma, Salvo Caruso, ha presto “carta e penna” e scritto al direttore generale dell’azienda sanitaria Salvatore Lucio Ficarra. Perché, così, non va: l’Asp ha un debito troppo alto verso le farmacie del territorio, da saldare. Al più presto. Perché “l’ultimatum” è di 8 giorni, ma la lettera è partita il 7 settembre, quindi manca davvero poco.

L’associazione che raggruppa e rappresenta le farmacie del territorio ha specificato quali sono e quando è arrivato l’ultimo pagamento: servizi per i diabetici del distretto di Lentini (ultime spettanze datate gennaio 2023), e per il distretto di Siracusa (maggio 2023) e screening oncologici (settembre 2022). E poi, i vaccini antinfluenzali effettuati nelle ultime due campagne 2021/22 e 2022/23 non sono mai stati liquidati, neanche in modo parziale. I vaccini Covid inoculati nel 2023 non sono ancora stati liquidati, neanche in modo parziale. La “cannabis” erogata in convenzione non è stata pagata per mesi e, sistematicamente, le somme stanziate non sono mai state sufficienti a saldare i debiti dell’Asp nei confronti delle farmacie associate.

Paradossalmente – scrive il presidente Caruso – l’Asp non provvede neanche ad inviare regolare Nso (Nodo di smistamento degli ordini di acquisto delle amministrazioni pubbliche, ndr) nei tempi necessari per consentire alle farmacie di poter fatturare nei tempi previsti dai vigenti obblighi di legge. La situazione rappresentata (e, già, ripetutamente segnalata) è diventata ormai assolutamente insostenibile per le farmacie associate che non ricevendo le superiori somme nel termine di otto giorni dal ricevimento della presente, si vedranno (loro malgrado) costrette a reclamare quanto vantato nei confronti dell’Asp8 in ogni sede competente fatto salvo il compimento di ogni e qualsiasi altra azione mirante a non aggravare una situazione finanziariamente insostenibile e commercialmente censurabile”.


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