In tendenza

Siracusa, lavori su via Tisia-Pitia. Merlino (M5S): “continuo rinvio sulla fine lavori del parcheggio. E 100 posti non bastano”

La referente pentastellata: "L'idea di far pagare la sosta finirà per allontanare ulteriormente i clienti dai negozi di via Tisia e via Pitia, a vantaggio dei grandi centri commerciali con servizi"

Cristina Merlino, referente territoriale del Movimento 5 Stelle Siracusa, ha incontrato nei giorni scorsi i commercianti di via Tisia e via Pitia. L’area è interessata da oltre 20 mesi da lavori di
riqualificazione urbana che hanno cambiato la gestione degli spazi. E stravolto la mobilità nella zona.

“Esteticamente la zona si presenta migliorata – ammette – ma non sempre bello significa funzionale. E l’ho compreso raccogliendo l’elenco di doglianze dei commercianti della zona che non
sono, come vengono dipinti, difensori della sosta in seconda fila, piuttosto delle regole chiare e della comunicazione chiara. L’ultima beffa è il continuo rimando del completamento e dell’apertura
del parcheggio a servizio accanto alla palestra Akradina. Sono finalmente ripartiti i lavori. Ma doveva essere pronto a gennaio, poi a febbraio, quindi a marzo e adesso l’amministrazione dice che sarà aperto ad aprile. Ecco, questo continuo rinvio non agevola il rapporto di fiducia con l’amministrazione comunale. Ed i commercianti, come i residenti, si sentono traditi e trascurati. Cento posti auto, peraltro, sono insufficienti a soddisfare le reali necessità della zona. E l’idea di far pagare la sosta finirà per allontanare ulteriormente i clienti dai negozi di via Tisia e via Pitia, a vantaggio dei grandi centri commerciali con servizi”.

Merlino parla di frustrazione di quanti vivono ed operano nella centrale zona del capoluogo: “di questo l’amministrazione comunale non ha saputo tenere conto, inseguendo il bello ma non l’utile. Come dall’avvio di questi lavori, la sensazione è che si proceda a tentoni e non con una strategia definita e soprattutto condivisa. Negli incontri degli anni scorsi, prima dell’avvio del grande cantiere, ben altre erano state le promesse e le spiegazioni fornite. E di quelle parole, oggi nessuno ritiene di dover rendere conto”.


© Riproduzione riservata - Termini e Condizioni
Stampa Articolo


© Riproduzione riservata - Termini e Condizioni