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Siracusa, Open Land: Legambiente chiede al Comune di recuperare le somme dopo l’ultima sentenza del Cga

Nonostante la sentenza sia stata giudicata "positiva", Legambiente chiede al Cga la sostituzione del Ctu (Consulente tecnico d'ufficio) Salvatore Pace, chiamato a quantificare nuovamente il danno arrecato dal Comune al privato

Il Comune faccia tutto quanto in proprio possesso per riottenere in attesa di una nuova sentenza, i 2.8 milioni di euro già versati a Open Land. Questo in estrema sintesi il messaggio lanciato da Legambiente Siracusa a margine di una conferenza stampa tenuta nella sede dello studio legale Giuliano dopo la sentenza del Cga che ha disposto la revoca della sentenza 601/2015 che a sua volta aveva condannato il Comune di Siracusa a pagare 2,8 milioni di euro (1,7 milioni di euro per canoni di affitto e 1,1 milioni di euro, per consulenze tecniche di riprogettazione) alla società del Gruppo Frontino per presunti illeciti amministrativi legati alla realizzazione del contro commerciale di viale Epipoli.

Nonostante la sentenza sia stata giudicata “positiva”, Legambiente chiede al Cga la sostituzione del Ctu (Consulente tecnico d’ufficio) Salvatore Pace, chiamato a quantificare nuovamente il danno arrecato dal Comune al privato. La motivazione mossa da Legambiente è quella che il consulente, avendo svolto il tirocinio nello stesso studio del consulente di Open Land, non garantirebbe il principio di “terzietà”.

Il Comune, così come annunciato dal sindaco Garozzo, ha già adito le vie legali per riottenere le somme liquidate alla società. “Ho quantificato – afferma Francesco Licini, consulente di Legambiente – che il Comune in base alla sentenza dovrebbe riottenere almeno 1,6 milioni di euro dei 2,8 liquidati, 1.1 per le spese di progettazione e riprogettazione e le somme degli oneri condominiali, conteggiati in circa 500 mila euro, anche se ritengo che sarà complicato riottenere queste somme“.

Chiosa finale a Paolo Tuttoilmondo di Legambiente Sicilia che, oltre a chiedere il recupero delle somme, invita l’amministrazione a impegnare le stesse per riqualificare l’area delle mura dionigiane e del castello Eurialo visto il loro alto valore storico – turistico e paesaggistico.


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