Giallo sulla sorte di due donne siciliane che erano a bordo della nave Costa Concordia naufragata venerdi’ sera’ a largo dell’isola del Giglio.
Risultano censite, ovvero gia’ in salvo ma di loro non si hanno piu’ tracce. I loro familiari hanno cosi’ lanciato un appello per avere notizie dopo avere presentato una denuncia di scomparsa agli inquirenti. ”Aggrappati a me’. Sono queste le ultime parole che un altro passeggero ha sentito dire a mia madre al telefono. Lei era con un’amica, che non sapeva nuotare, su una scialuppa. Forse sono cadute in acqua: da allora non sappiamo piu’ nulla di loro’, racconta Stefania Vincenzi, 17 anni, figlia di Maria Grazia Trecarico, 50 anni, originaria di Leonforte ma residente da anni a Priolo che era insieme a Luisa Virzi’ 49 anni, impiegata comunale a Enna, sposata e madre di tre figli. La ragazza era anche lei, con il suo fidanzato Andrea Ragusa 17 anni, sulla nave da crociera. Pure il marito della Trecarico, Elio Vincenzi, che non era tra i passeggeri, insegnante non si da’ pace. ‘Vorrei sapere come sia potuta accadere questa vicenda’. E il numero dei dispersi e’ fermo a 17.
La signora Trecarico era partita con un’amica e la figlia unica insieme al suo ragazzo per festeggiare il suo 50esimo compleanno. ’Dalla societa’ di navigazione e dalla prefettura – aggiunge Stefania – ci hanno assicurato che mia madre e la sua amica sono state censite. Ma da noi non si sono fatte sentire. E’ questo e’ molto strano. Inoltre i cellulari sono spenti. Abbiamo anche chiamato gli ospedali, ma non risultano ricoverate da nessuna parte’. Con le lacrime agli occhi e parlando con un filo di voce Stefania, tornata a Palermo nella casa di alcuni familiari del suo ragazzo, racconta: ‘Quando e’ avvenuto l’impatto noi eravamo al ristorante. La nave si e’ inclinata e ci hanno fatto salire al nono piano dove era tutto allagato dall’acqua delle piscine. Poi e’ suonato l’allarme e siamo andati verso le scialuppe. Mia madre e la sua amica sono ritornate in cabina a prendere dei giubbotti e da allora non l’ho piu’ vista’.
‘Mi ha pero’ chiamato mentre ero in navigazione per sapere dove fossi. Poi anche lei e’ salita sulla scialuppa e ci ha detto che stava per arrivare in porto. Poi il silenzio piu’ assoluto’. Il sospetto e’ che le due donne siano annegate. E questo spiega anche perche’ il loro telefonino sia irraggiungibile. ‘Forse hanno smesso di cercarle – dice Stefania – perche’ risultano in salvo. Ma noi crediamo invece che siano cadute in acqua’. Anche per la prefettura e i carabinieri di Enna, le due donne risulterebbero censite a terra. ‘In un primo momento sembrava che le signore fossero state trasferite all’hotel Hilton di Roma dove pero’ non risulta siano mai giunte’, dicono dalla Prefettura. ‘Siamo costantemente in contatto con i Carabinieri di Grosseto – aggiungono dal comando provinciali dell’Arma a Enna – in attesa di notizie’.
(ANSA)
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