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Siracusa, Pd: “il futuro dei porti passa dall’ingresso nell’Autorità di Sistema Portuale”

Il Partito Democratico non ha dubbi sul fatto che il futuro dei porti di Siracusa passa dall’ingresso nell’Autorità di Sistema Portuale

Nella seduta di ieri 1 marzo del consiglio comunale di Siracusa si è discusso del futuro del suo porto o meglio dei suoi porti atteso che sono tre: porto grande, porto piccolo, porto di Santa Panagia.

Nell’aria si respirava l’importanza del momento: erano presenti deputati nazionali e regionali; segretari provinciali di diversi partiti; rappresentanti di varie organizzazioni produttive; titolari di agenzie marittime; soprattutto erano presenti tanti cittadini interessati all’argomento.

Ed in effetti l’argomento è di assoluta importanza perché un porto che funziona e che è luogo di continui arrivo e partenza di navi costituisce un motore per lo sviluppo socio economico della città che ha la fortuna di averlo e l’intelligenza di saperlo fare funzionare.

“Allora – si legge in una nota del Partito democratico di Siracusa – la domanda che deve porsi la politica è quella se oggi i porti di Siracusa funzionano. La risposta è sotto gli occhi di tutti: mancano i soldi per dragare i fondali e per rendere agibile la banchina destinata all’approdo delle grandi navi; mancano i soldi per elettrificare le banchine; mancano i soldi per costruire una moderna stazione porto ove i passeggeri possano comodamente espletare le operazioni di imbarco e sbarco; mancano i soldi per costruire i parcheggi ancillari ad una stazione porto; mancano i soldi per le opere di manutenzione necessaria del porto di Santa Panagia, che potrebbe essere costretto a chiudere con inimmaginabili ripercussioni sulle attività a supporto delle grandi petroliere che accostano al vicino pontile di carico e scarico di prodotti petroliferi. Il paradosso è che quegli stessi soldi che mancano per gli investimenti a sostegno della nostra portualità vengono prodotti in ragione di 13 milioni di euro all’anno a Siracusa stessa tramite il gettito della tassa portuale e della tassa di ancoraggio, salvo poi andare allo Stato e alla Regione anziché restare a Siracusa come prevede la legge qualora Siracusa fosse inserita nell’Autorità di Sistema Portuale del Mare di Sicilia Orientale.”

Il Partito Democratico con il senatore Antonio Nicita, il deputato regionale Tiziano Spada e il gruppo consiliare composto da Massimo Milazzo, Sara Zappulla, Angelo Greco, non ha dubbi sul fatto che il futuro dei porti di Siracusa passa dall’ingresso nell’Autorità di Sistema Portuale.

“Coerentemente a questo pensiero nella seduta del consiglio comunale di ieri il gruppo consiliare ha rivendicato per Siracusa l’ingresso nella detta Autorità con pari dignità e peso decisionale delle città che già vi partecipano con i loro porti; – di legge in una nota del pd – al tempo stesso il gruppo consiliare del PD ha messo in luce che non si può perdere ulteriore tempo anche perché il pericolo è quello di essere tagliati fuori dalle rotte delle navi delle grandi compagnie di navigazione che potranno scegliere di fare scalo nei porti, già inseriti nell’Autorità di Sistema Portuale di Sicilia Orientale, di Catania e di Pozzallo perché lì troveranno infrastrutture e servizi migliori e più funzionali. Siracusa, agli ultimi posti nella classifica nazionale per qualità della vita, non può permettersi di sbagliare ancora e di non rilanciare la propria portualità, tenendo ben a mente che un porto che funziona, con il continuo imbarco e sbarco di persone e di merci, è una fonte di ricchezza tanto economica quanto culturale per la città.”


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