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Siracusa quarta in Italia per perdite idriche. “Civico 4”: “Dall’Amministrazione solo interventi tampone”

Secondo il movimento, l’Amministrazione comunale uscente ha ritenuto di basare l’ammodernamento della rete esclusivamente sulle “manne” dal cielo di finanziamenti esterni come quelli regionale e/o a valere sui fondi del Pnrr

Oltre due terzi dell’acqua immessa a Siracusa va perduta. A certificarlo è un recente report dell’Istat che assegna la maglia nera al capoluogo aretuseo piazzandolo al quarto posto a livello nazionale (con il 67,6%) in fatto di perdite di acqua della rete di distribuzione dei comuni italiani.

Un dato in controtendenza con alcuni comuni più virtuosi rispetto a Siracusa, come Pavia, Como, Biella, Livorno, dove le perdite idriche sono inferiori al 15%. A tutto questo si aggiungono i vari guasti e disservizi che si sono verificati ultimamente su quella che il movimento “Civico 4” definisce una rete “colabrodo”. E proprio il movimento politico guidato da Michele Mangiafico, non lesina critiche nei confronti dell’amministrazione comunale, accusandola di scarsa attenzione sul tema.

Preoccupa – spiega Michele Mangiafico – l’elevata presenza di interventi su condotte di adduzione ai serbatoi con sfiati che, a riparazioni ultimate, agiscono direttamente sui rubinetti. Anche l’estate in corso non è stata finora da meno sul piano della rottura delle tubazioni.”

Secondo il movimento, l’Amministrazione comunale uscente ha ritenuto di basare l’ammodernamento della rete esclusivamente sulle “manne” dal cielo di finanziamenti esterni come quelli regionale e/o a valere sui fondi del Pnrr. “Ma può un’Amministrazione assistere e subire una quantità di guasti e disservizi come quelli che oramai attanagliano la città solo sull’alea dei fondi esterni senza programmare capitolati di appalto di ampio respiro che permettano di mettere in sesto porzioni della città dove la rete risulta particolarmente fatiscente?”, chiede provocatoriamente Mangiafico.

Quindici guasti sui 52 inseriti nel report riguardano la Borgata, “con una mole di interventi non risolutivi – accusa Mangiafico – che ha caratterizzato il ripristino del servizio, con una spesa pubblica enorme e senza alcun intervento specifico inserito nel più recente capitolato di appalto, per poi affidarsi alla “manna” di un finanziamento esterno come quello richiamato dalla delibera di Giunta numero115 del 20/07/2022, di cui non sappiamo ancora quando vedremo il dispiegarsi e a quanti guasti e disservizi ancora dovremo assistere.”

E’ un comportamento squalificante e inaccettabile quello di prendersela con le regole del gioco quando non si vince. – afferma Mangiafico – Delle due l’una: o non si conoscono le regole, e quindi la città ha perso per ignoranza, oppure si conoscono le regole e non si è in grado di applicarle, e quindi la città ha perso per incompetenza. Tertium non datur. Ci riferiamo, naturalmente, alla giustificazione fornita dal primo cittadino a fronte della perdita dei fondi del Pnrr a causa del fatto che andavano richiesti nel contesto dell’ambito territoriale integrato. L’intervista rilasciata a SkyTg24 nell’ambito del dossier sulla “rete colabrodo” è imbarazzante per la nostra comunità e ci impegna, ancor di più, nella battaglia civile per una Amministrazione più adeguata rispetto a quella uscente.”

Una gestione disastrosa – conclude Mangiafico – che nasce da un gruppo di potere focalizzato sull’effimero e il superfluo, mentre qualunque indagine statistica del nostro Paese colloca la città di Siracusa in fondo alle classifiche che interessano i servizi essenziali e le infrastrutture.”


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