Renata Giunta, candidata sindaco della coalizione progressista di centrosinistra torna a parlare dopo l’esito del primo turno – che l’ha vista ben figurare con il 20% delle preferenze -, affermando la propria volontà di andare a votare in vista del ballottaggio, senza però spingersi oltre come fatto da altre anime del Pd, ma anzi rimarcando le distanze sia con Ferdinando Messina, sia con Francesco Italia.
Il primo pensiero della Giunta è per i 10.479 elettori ed elettrici che hanno partecipato e creduto al progetto politico messo in campo dalla coalizione democratica e progressista per queste elezioni amministrative. “Il progetto politico ha preso forma probabilmente troppo tardi – ammette – ma nonostante questo, in 45 giorni, abbiamo visto crescere l’interesse dei cittadini e il sostegno a nostro favore. Ringrazio i candidati e le candidate delle 4 liste che mi hanno sostenuta e che hanno investito le loro energie nel costruire e promuovere un’idea diversa di città, dove le persone si fanno comunità, dove possiamo sentirci tutti meno soli e più corresponsabili. Ringrazio i tanti volontari, i militanti, gli amici e i simpatizzanti che hanno fatto da megafono a questa proposta. Per me, che sono nuova al mondo della politica, sfiorare il 20% delle preferenze è stato un risultato incredibile. L’entusiasmo che ho registrato, la voglia di partecipare, la solidarietà e la vicinanza delle persone che ho incontrato lungo questo cammino mi hanno commossa. Le energie profuse meritano di non essere disperse e, anzi, di essere alimentate ed amplificate in un dibattito e in una proposta che saranno portati avanti con impegno ed ingegno”.
La Giunta sostiene che il Partito Democratico, unica lista della coalizione ad aver superato la soglia di sbarramento, si farà promotore di una opposizione fiera e costruttiva dalle fila del Consiglio comunale; “la coalizione democratica e progressista – ha proseguito – non farà mancare il suo supporto con la costruzione di momenti di dibattito e proposta che potranno articolarsi in progetti e iniziative rivolte a suscitare la partecipazione dei cittadini alla vita politica di Siracusa.”
E già adesso Renata Giunta non lesina la prima critica nei confronti delle forze in campo in questa tornata di ballottaggio. E nello specifico sulla parità di genere nella composizione delle giunte comunali. “Non posso non notare con dispiacere – dice ancora – che entrambe le fazioni in campo hanno mosso il primo passo nel segno della palese violazione della legge. Il tema della parità di genere nella composizione delle giunte comunali non è solo una questione di sensibilità; è regolato dalla legge n. 54 del 2014 che, al comma 137 dispone che “nelle giunte dei comuni con popolazione superiore a 3000 abitanti, nessuno dei due sessi può essere rappresentato in misura inferiore al 40%, con arrotondamento aritmetico”. Anche in questo caso, non vedo differenza tra le due destre in campo.”
Un rimarcare le distanze che consente alla candidata sindaco del centrosinistra di mantenere la distanza su una possibile “intenzione” di voto. “Moltissimi mi chiedono indicazioni per l’imminente turno di ballottaggio. Posto che il governo della città, quale che sarà, non sarà culturalmente e politicamente a noi vicino, dopo anni senza Consiglio comunale, non posso che spostare l’attenzione sul consesso civico – prosegue Renata Giunta -. La democrazia si esalta nel dibattito e nel confronto di forze in campo di natura plurale; forze che ci devono garantire la maggiore rappresentatività delle idee e delle posizioni, nonché la capacità di fare una sintesi inclusiva e mai parziale delle questioni in campo. Sosterrò chi vorrà amministrare e non gestire la città, chi considera l’interlocuzione con i cittadini una garanzia e non un peso. Ritengo che la scelta non sia facile e invito gli elettori e le elettrici ad andare alle urne e a votare con coscienza pensando non solo al vantaggio immediato ma al loro futuro nella prospettiva dei prossimi 5 anni. Comprendo tuttavia anche coloro i quali sceglieranno consapevolmente di disertare, non volendosi sentire complici di una scelta da cui non si sentono rappresentati. Nonostante tutto – conclude –, personalmente mi recherò a votare, perché chi non partecipa non ha diritto di lamentela. Il nostro progetto non finisce qui. In bocca al lupo al nuovo sindaco, perché avrà un’opposizione vigile e responsabile, non disposta a fare sconti.
© Riproduzione riservata - Termini e Condizioni
Stampa Articolo
© Riproduzione riservata - Termini e Condizioni