Siracusa, rottura vicina tra Mpa e il resto della coalizione di centrodestra

Tra Mpa e il resto della coalizione di centrodestra sembra sia arrivata la resa dei conti. Durante le interviste di commento politico su SiracusaNews, le distanze sono apparse nette sul ruolo del presidente del Consiglio comunale: Mpa lo rivendica a seguito di accordi pre elettorali e ha indicato Alessandro Di Mauro. La parte restante del centrodestra (Forza Italia, Fratelli d’Italia, Prima l’Italia, Insieme, Dc, Udc, Civico 4 e Grande Siracusa) vuole votare invece Ferdinando Messina per mantenere intatta la coalizione e non ripetere l’errore di 5 anni fa con Ezechia Paolo Reale evidenziando come gli accordi pre elettorali siano decaduti con la sconfitta elettorale.

Secondo la coalizione, Messina può essere un punto di partenza per ritrovare nuova sintesi in vista dei prossimi appuntamenti elettorali (provinciali ed europee). Mpa invece ritiene che se non valgono gli accordi, scritti, non possa esistere alcuna coalizione e che quindi in questo modo si rischia di rompere l’unità del centrodestra. Insomma, volano gli stracci e si attende solo la rottura della coalizione, a meno di clamorosi passi indietro da una o dall’altra parte.

E Francesco Italia è lì, alla finestra, in attesa di comprendere l’evoluzione e le spaccature della maggioranza in Consiglio per convincere gli (ex?) avversari della bontà del proprio progetto amministrativo. Anzi, il vicesindaco e assessore ai rapporti con il Consiglio comunale, Edy Bandiera, è più che disposto al dialogo. Lui che ha aperto la strada con la candidatura contro il centrodestra. Ore, giorni caldi per riuscire a trovare la quadra. O per rompere un giocattolo fin troppo fragile, quando si era capito fin dall’inizio che la coesione non fosse di casa.