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Siracusa sta avviandosi verso un severo inverno demografico. Sorbello: “tra 20 anni saremo sotto i 100 mila residenti”

Dati che non tengono conto di molti giovani che vanno a studiare o a lavorare altrove

Gli ultimi dati diffusi dall’Istat confermano purtroppo un trend negativo che dura ormai da parecchio tempo. Siracusa sta avviandosi verso un severo inverno demografico. Se il trend attuale non si invertirà, tra meno di venti anni la città aretusea rischia infatti di scendere sotto i 100mila residenti.

“È auspicabile che ci si renda conto della gravità della situazione: trent’anni fa Siracusa contava 126.212 residenti, ancora erano 122.299 solo dieci anni fa e ora la popolazione totale è di 116.051 persone (59.119 femmine e 56.932 maschi) e quindi si sono “persi” più di diecimila residenti (più di seimila se consideriamo soltanto gli ultimi dieci) – le parole di Salvo Sorbello, presidente provinciale del Forum delle Associazioni Familiari
Lo scorso anno i nuovi nati sono stati solamente 708 (370 maschi e 338 femmine), mentre i morti nel 2023 sono stati 1314 (con un saldo naturale negativo di 606 persone). Secondo le proiezioni, nel medio periodo a Siracusa i bambini con meno di 4 anni saranno circa 3600 e gli ultraottantenni 11mila. Dati molto eloquenti, con tante flessioni consecutive negli ultimi anni nel numero dei nuovi nati, che riguardano il futuro di tutti i siracusani e che dovrebbero essere alla base delle scelte delle amministrazioni pubbliche. Servono non solo misure di sostegno economico per le giovani coppie (che pure, secondo tutti i sondaggi, vorrebbero in maggioranza almeno due figli) e questo tema, essenziale per il futuro della nostra società, deve essere affrontato con unità di intenti da parte di tutte le forze politiche e sociali, con misure che producano effetti anche nel lungo periodo”.

Questi dati non tengono conto, inoltre, che molti giovani che vanno a studiare o a lavorare altrove, per diversi anni lasciano sovente la loro residenza anagrafica nella città di origine. Talvolta decidono di non rientrare definitivamente a Siracusa, con una fuga di cervelli che impoverisce la nostra provincia di preziosi cervelli.

“Per vincere questa sfida demografica i giovani devono ritrovare fiducia nel futuro, scoprendo la bellezza di essere genitori e nonni e venendo agevolati quando scelgono di costruire una famiglia e di mettere al mondo dei figli. Diminuendo la popolazione, le abitazioni attuali, acquistate a prezzo di grandi sacrifici, con mutui che magari ancora si deve finire di pagare, potrebbero valere sempre di meno, per mancanza di acquirenti – conclude Sorbello -. E continuando allo stesso tempo a costruire nuove abitazioni, allargando la città, aumentando il cemento a scapito del verde, la comunità dovrà sopportare nuovi costi per fognature, strade, illuminazione. La crisi della natalità è ancora più seria nei paesi dell’interno, che rischiano di desertificarsi, non fruendo neppure dell’ingresso consistente di immigrati. Nel frattempo la popolazione invecchia, per effetto dell’aumento della vita media e ciò comporterà problemi di gestione di una maggioranza di anziani rispetto ad una minoranza di giovani”.

 


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