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Siracusa: Tiche, sfiducia a Cotzia. Il Pd-PdRC: “Calato il sipario su esperienza fallimentare”

“La sfiducia votata lo scorso 26 gennaio ha fatto calare definitivamente il sipario sulla fallimentare presidenza di Alessandro Cotzia al Consiglio Circoscrizionale Tiche. Un’esperienza surreale, chiusa senza rimpianti, caratterizzata dalla grave e arrogante sospensione dei principi sanciti dallo Statuto Comunale e dal Regolamento Comunale sul Decentramento”.

E’ quanto dichiarano i consiglieri del gruppo PD-PdRC al quartiere Tiche – Andrea Buccheri, Valentina Buda, Fabio Fazzina (in foto), Emanuele Miraglia e Sergio Pillitteri – a proposito dell vicenda che ha interessato lo stesso consiglio circoscrizionale nelle ultime settimane.

“Dopo la sconcertante vicenda della revoca della delibera di elezione del vicepresidente di Tiche, bloccata da un’ordinanza del Tar di Catania per manifesta illegittimità, Cotzia ha dato nuovamente prove della propria insofferenza al rispetto delle regole statutarie – proseguono i consiglieri – Per impedire, infatti, che il consiglio votasse la mozione di sfiducia, sottoscritta dalla maggioranza dei consiglieri nei suoi confronti e protocollata lo scorso 4 dicembre 2009, ha immotivatamente posticipato la convocazione del consiglio, fino al 26 gennaio 2010, in palese violazione di tutti i termini fissati dallo Statuto Comunale e dal Regolamento Comunale sul Decentramento ed ha – di fatto – bloccato per oltre un mese e mezzo l’attività del consiglio”.

“Solo il provvidenziale e tempestivo intervento del Sindaco Visentin, che per questo ringraziamo, ha consentito che si superasse la situazione di paralisi – afferma ancora il gruppo PD-PdRC – In un ultimo e disperato tentativo di sottrarsi al voto di sfiducia, Cotzia ha anche tentato la maldestra carta della convocazione del consiglio in un’ora decisamente insolita (le 10 del mattino!), con l’evidente speranza di mettere in difficoltà i consiglieri che, per motivi di lavoro o di studio, avrebbero potuto avere difficoltà a garantire la loro presenza”.

“In merito, infine, al parere del Segretario Generale, dott.ssa Sabatino (per leggere il documento, clicca qui) riteniamo che l’accostamento fatto fra la figura del Presidente di circoscrizione ed il Presidente del consiglio comunale, sia oggettivamente opinabile – aggiungono i rappresentanti di quartiere – Le due figure, infatti, hanno natura completamente differente e non possono essere assolutamente equiparate per il semplice fatto che a differenza del Presidente del Consiglio Comunale, il il Presidente del Consiglio Circoscrizionale svolge anche funzioni di gestione basate sul rapporto fiduciario con il Consiglio, dal quale è eletto sulla base di un documento programmatico. Non c’è, quindi, nessun dubbio che il Presidente di Circoscrizione sia un organo politico”.

Alla fine del suo parere, comunque, secondo quanto riferiscono i consiglieri, è la stessa dott.ssa Sabatino a lasciare piena autonomia e discrezionalità politica alla maggioranza del Consiglio, scrivendo: “In ogni caso il giudizio sulla opportunità o necessità di provvedere è del tutto rimesso alla valutazione ampiamente discrezionale della maggioranza assoluta dei componenti del Consiglio”.


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