In tendenza

Siracusa, Trasporto pubblico affidato a Sais: le critiche della candidata Giunta e del vicesegretario Pd

"L’amministrazione ha, come sempre, ignorato le indicazioni già fornite da alcuni referenti di questa coalizione, dando ancora una volta prova di come non ritenga evidentemente necessario ascoltare i suggerimenti della cittadinanza avviando un confronto costruttivo per il bene della città"

La candidata a sindaco di Siracusa per la coalizione di centrosinistra, Renata Giunta, contesta l’affidamento a Sais del nuovo trasporto pubblico urbano, sottolineando il rischio di offrire meno servizi per i cittadini con conseguente caos nel sistema della mobilità. Non che l’Ast abbia mai brillato per efficienza del servizio. Anzi.

“Desta stupore la formula dell’affidamento diretto a cinquanta giorni dal voto amministrativo – dice – a seguito peraltro di un bando andato a vuoto che avrebbe suggerito maggior cautela ad una Giunta che non ha mai dato corso negli ultimi anni ad una riflessione politica sistemica sul trasporto pubblico e sulla mobilità urbana, né tanto meno alla predisposizione del bando di gara europeo necessario per l’affidamento del servizio per nove anni. Si è scelta la strada dell’interruzione dei rapporti con AST, gestore da ottanta anni del servizio cittadino. Ast è una spa pubblica essendo la Regione unico socio. Il servizio per due anni costerà 4,874 milioni e sarà coperto interamente dalla Regione per 4,274 milioni e dal Comune per 600 mila euro. L’Ast, in serie difficoltà gestionali, ha più volte chiesto al Comune di Siracusa, come a tutti gli altri comuni siciliani di cui era gestore, di rinegoziare il contratto”.

È vero però che palazzo Vermexio, vista la nota di fine gennaio con cui l’azienda ha dichiarato il preavviso di interruzione del servizio a partire dall’1 marzo (al netto di una semi retromarcia dopo gli incontri con la Regione), si è quasi sentito obbligato a un cambio di passo, provando ad affidare il servizio a una nuova azienda. L’Ast, di proprietà della Regione, è oberata di debiti per un ammontare di circa 70 milioni di euro. E ha più volte ribadito di non poter e non voler proseguire in alcuni Comuni, tra cui quello siracusano.

“In coerenza e preparazione del bando europeo sarebbe stata l’occasione per mettere mano ad un contratto biennale innovativo ridiscutendo flotta, linee, fermate, frequenza, priorità, costo del biglietto, sistema dei controlli, insomma qualità generale del servizio – aggiunge la candidata -. Essendo Sais un privato è del tutto comprensibile che avrà l’interesse a generare utili. Utilizzerà, non è chiaro a che titolo, parte della flotta regionale, incasserà le entrate della bigliettazione, 4,8 milioni di contributi pubblici. Un affare non da poco per un privato che non aveva inteso rispondere alla prima chiamata pubblica. Peraltro il nuovo piano prevede una sostanziale riduzione del servizio, abbatte le corse verso le zone del mare, gli ospedali, il cimitero. La circolare Ortigia ogni 21 minuti, ovvero un solo mezzo per decongestionare il centro storico dal traffico privato. La circolare Akradina e Grottasanta ogni 40 minuti. Epipoli ogni 45 minuti. Uno schema che ha quasi del tutto ignorato le indicazioni fornite mesi fa da questa stessa coalizione e che miravano a sostituire il sistema delle lunghe e tortuose circolari, con poche, semplici, brevi e funzionali dorsali in linea. L’amministrazione ha, come sempre, ignorato le indicazioni già fornite da alcuni referenti di questa coalizione, dando ancora una volta prova di come non ritenga evidentemente necessario ascoltare i suggerimenti della cittadinanza avviando un confronto costruttivo per il bene della città. La soluzione oggi presentata appare chiaramente centrata sugli interessi del gestore prima che sui bisogni dei cittadini”.

La Sais è stata individuata attraverso il sistema dell’affidamento diretto previsto dalla normativa in caso di interruzione di servizio ma per un massimo di due anni. Quindi ci sarà tempo e modo di mettere mano a una gara pluriennale che possa soddisfare tutti, non in un periodo emergenziale come questo (anche se certo, l’emergenza conti dell’Ast è conosciuta da anni).

Ma Renata Giunta estende le proprie invettive al resto della mobilità urbana  traffico, parcheggi, ciclabili, paletti, dehors, viabilità): “dopo la soppressione delle navette elettriche con il licenziamento dei relativi lavoratori, del servizio di bike sharing, il mancato acquisto dei bus finanziati dal collegato ambientale. E’ ancora, purtroppo il tempo di una città distante dai bisogni dei suoi abitanti”.

Particolarmente critico contro il nuovo servizio di trasporto pubblico locale anche Angelo Greco, vicesegretario del Partito democratico, che parla di un progetto apparentemente ben fatto ma che in realtà nasconde moltissime criticità: “non si guarda all’ampliamento dei bus per ogni singola linea così da ridurre i tempi di attesa e di frequenza (solo 15 bus + 4 di scorta, per una città tra le più estese d’Italia), non si parla di pensiline adeguate con totem che danno info sui bus in attesa (solo tramite app), si riducono notevolmente i collegamenti con la zona balneare (4 corse sia nel periodo invernale che estivo), 4 corse anche per il cimitero e non si prevedono agevolazioni ad esempio per anziani in difficoltà, per non parlare di alcune zone rimaste scoperte. In generale il nuovo progetto non da la possibilità di decongestionare il traffico, di ridurre lo smog ed incentivare la cittadinanza ad utilizzare i mezzi pubblici. Questo è un servizio talmente essenziale e strategico per la cittadinanza che doveva essere fatto dalla nuova amministrazione con il coinvolgimento del nuovo consiglio comunale, in rappresentanza dell’intera città; è servito invece solo a mettere finte medagliette al petto di una amministrazione che è giunta al capolinea”.


© Riproduzione riservata - Termini e Condizioni
Stampa Articolo


© Riproduzione riservata - Termini e Condizioni