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Siracusa verso il voto. Giancarlo Garozzo sa già da dove vuole iniziare: “mettere mano subito sulla viabilità”

Clima già infuocato in vista del confronto dal Teatro Comunale di Siracusa il prossimo lunedì 22 maggio: dalle 20.30 saremo in diretta streaming su tutti i nostri canali social

Giancarlo Garozzo riprova la corsa a palazzo Vermexio con tre liste a supporto: Fuori Sistema, Grande Siracusa Siracusa 2023 e Siamo Siracusa. Dovevano essere 4 inizialmente, ma quella di Cantiere Siracusa non è andata in porto. Nel frattempo, rispetto a quella che fu Officina civica, anche Alfredo Foti e Salvo Castagnino hanno deciso di lasciare la compagine e schierarsi con il centrodestra e con Ferdinando Messina.

Giancarlo Garozzo, qualcosa è cambiato nell’ultimo mese, ma è comunque fiducioso?

“Noi siamo rimasti dove eravamo, eravamo civici e tali siamo rimasti aprendo a nuove forze come quella di Mario Bonomo, mentre Foti e Castagnino hanno deciso di fare altro e ne abbiamo preso atto: ognuno è libero di fare quello che ritiene. Le liste erano 4, sì, ma quando abbiamo visto che la quarta non decollava in termini percentuali e rischiava di non raggiungere quella famosa soglia del 5% per accedere in Consiglio comunale, abbiamo deciso di non presentarla e di rafforzare le tre presenti spostando i candidati. Chi si candida in Consiglio deve avere la chance per concorrere e oggi riteniamo di avere tre liste che supereranno lo sbarramento con candidati motivati. Mi rendo conto che andiamo in controtendenza rispetto a quello che accade, perché liste dell’1 o 2% o ancora meno ce ne sono parecchie sulle 25 presentate”

E quindi è fiducioso… Attenzione per le piccole cose, efficientamento energetico, personale: passa soprattutto da qui il “Garozzo bis” pensiero?

“Piccole attenzioni e piccole cose, ma non solo: efficientamento energetico, solarium, abbiamo portato tante novità a Siracusa. Una città a cui serve tanto. Mi spiace, ed è anche per questo che sono tornato in campo, constatare che tanto di buono era stato fatto ma è stato annullato. Penso al servizio dei bus elettrici, in una città in cui la mobilità sostenibile sarebbe dovuta essere il nostro fiore all’occhiello. Eravamo pure stati premiati a Torino come città più smart d’Italia per il servizio pubblico, ma tutto questo è stato cancellato. Ed è solo un esempio. Mi è stato chiesto di ricandidarmi in più occasioni e alla fine ho accettato, perché la voglia di fare c’è sempre”.

Qual è la prima cosa che intende fare se dovesse tornare a Palazzo Vermexio?

“Sembra una banalità, ma è quella di mettere mano alla viabilità. Oggi i tempi di percorrenza per spostarsi da una parte all’altra di Siracusa sono aumentati in maniera spaventosa. Noi per ipotizzare una modifica anche alle rotatorie iniziavamo con la sperimentazione e con quei paletti di ferro e rete arancione che ci permetteva di valutare l’impatto sul traffico di quell’opera che si andava a realizzare. Se funzionava, si andava avanti, altrimenti tornavamo indietro sui nostri passi. Oggi vengono messe strutture fisse senza tener conto dell’impatto su caos e disagi e la giustificazione non può essere: ce lo impone l’Europa. È una sciocchezza, l’Europa non impone a Siracusa di creare ciclabili lì dove non possono starci: cretinate”.

Clima già infuocato in vista del confronto dal Teatro Comunale di Siracusa il prossimo lunedì 22 maggio: dalle 20.30 saremo in diretta streaming su tutti i nostri canali social (Facebook, Instagram e Youtube). Sarà una partita nella partita: 90 minuti in cui ci si confronterà sui contenuti e, a pochi giorni dal voto (il 28 e 29 maggio), ciascuno potrà fare il proprio appello al voto.


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