In tendenza

Siracusa, vertenza Avis-Demanio. La Regione si propone per trovare la soluzione

Il ministero della Giustizia richiede i locali per l’Archivio Notarile e l’Ufficio Uepe

Si aprono spiragli per la sede dell’Avis in via Von Platen. L’Agenzia del demanio, per conto dello Stato, ha fatto pervenire nel luglio scorso un’intimazione a rilasciare l’immobile entro tre mesi. La scadenza è fissata al 12 ottobre, quando l’associazione dovrebbe traslocare. Ma il condizionale è d’obbligo perché martedì si terrà un incontro tra Demanio e Regione per trovare una soluzione.

L’Agenzia del Demanio non ha rinnovato ad Avis il contratto di locazione dell’immobile dello Stato in via Von Platen (stipulato nel 2010 e nel 2013) perché l’immobile è utile ai fini governativi. È bene chiarire che tutti i contratti di locazione prevedono il diritto di recesso dell’Agenzia del Demanio per sopravvenute esigenze governative e l’Agenzia è tenuta a verificare la possibilità dell’utilizzo dell’immobile da parte delle pubbliche amministrazioni.

Ecco perché, prima di acconsentire al rinnovo contrattuale all’Avis la direzione regionale della Sicilia ha avviato la consueta verifica da cui è emersa la manifestazione di interesse da parte di due amministrazioni che hanno sede in immobili in locazione passiva, cioè: in affitto. Il ministero della Giustizia, infatti, richiede i locali per l’Archivio Notarile di Siracusa (in via Gargallo), e l’Ufficio Uepe (Ufficio per l’esecuzione penale esterna, in viale Scala Greca) di Siracusa.

L’Avis corrisponde per l’immobile demaniale un canone di locazione pari a 3.000 euro/anno (ultimo canone contrattuale), le amministrazioni statali corrispondono invece per gli immobili in affitto rispettivamente 39.206,86 e 40.000 euro.

L’Archivio Notarile, peraltro, ha in corso uno sfratto amministrativo per l’attuale sede in affitto e dovrà riconsegnerà i locali in locazione entro il mese di novembre, altrimenti il Tribunale procederà alla nomina di un commissario ad acta. Anche l’Uepe occupa un immobile privato con contratto di locazione ormai scaduto, che non può essere rinnovato per problematiche strutturali. Entrambe le amministrazioni hanno quindi sollecitato la richiesta di occupare l’immobile dello Stato invidiuato appunto nella sede oggi occupata da Avis.

La ratio di tale operazione va ravvisata quindi nell’esigenza del contenimento della spesa pubblica nell’ottica della razionalizzazione e con lo scopo ultimo di evitare il dispendio economico derivante da una locazione passiva, oltre che naturalmente risolvere problematiche logistiche di amministrazioni statali che a breve resteranno senza una sede appropriata.

L’Avis, tramite i propri legali, ha diffidato l’Agenzia richiedendo l’annullamento in autotutela del procedimento di diniego del rinnovo contrattuale, chiedendo anche l’accesso agli atti. La Direzione Regionale Sicilia ha dato riscontro alla diffida e ha accolto la richiesta di accesso agli atti invitando comunque l’Avis a rilasciare l’immobile entro il 12 ottobre. L’omesso rilascio dell’immobile da parte dell’associazione potrebbe però determinare per l‘Agenzia del Demanio una responsabilità erariale derivante dal mancato risparmio di spesa che ne deriverebbe.

Ecco perché si sta tentando di trovare una soluzione in extremis: martedì il vertice a Palermo, giovedì il termine ultimo per Avis. La Regione si propone da paciere per cercare di offrire un immobile ad Avis, o al Demanio. Meglio tardi che mai.


© Riproduzione riservata - Termini e Condizioni
Stampa Articolo


© Riproduzione riservata - Termini e Condizioni