In tendenza

Siracusa, volano gli stracci nell’ex centrodestra. Di Mauro a FdI: “interlocutori inaffidabili, noi svincolati da ogni accordo”

"Auspichiamo di avere alle riunioni provinciali persone che abbiano potere decisionale -ha detto Di Mauro -, ad oggi hanno parlato in un modo e agito in un altro"

Sembra ormai insanabile la frizione tra Mpa e Fratelli d’Italia. Una rottura che ogni giorno si arricchisce di un nuovo capitolo grazie ai fiumi di inchiostro spesi da una parte dal coordinatore provinciale del Movimento per l’Autonomia, Roberto Di Mauro, e dall’altra dai coordinatori cittadini e provinciale dei patrioti Ciccio Midolo e Peppe Napoli. La miccia che ha innescato tutto è stato l’annuncio da parte del sindaco di Siracusa, Francesco Italia, dell’ingresso in Giunta di esponenti del partito guidato in provincia dal parlamentare regionale e sindaco di Melilli, Giuseppe Carta.

Nonostante l’annuncio del sindaco fosse cosa nota, da tempo, nei salotti della politica, dopo il suo annuncio è partito un fuoco incrociato tra i due partiti. Senza esclusione di colpi. L’ultima “puntata” di questo confronto/scontro, era andato in scena ieri quando i coordinatori di Fratelli d’Italia hanno nuovamente ribadito di non aver alcuna intenzione di dialogare su future intese politiche (Pachino, ndr) con Mpa, se quest’ultimo dovesse entrare a ricoprire un ruolo in Giunta a Siracusa.

Dal canto proprio, Roberto Di Mauro, coordinatore Mpa di Siracusa, ha nuovamente controreplicato e con toni altrettanto duri, rispedisce al mittente le accuse, invocando altri interlocutori all’interno del partito siracusano della Meloni. “Il “Duo Lescano” della politica siracusana Midolo-Napoli si ostina a cantare la musica stonata che l’eventuale ingresso in giunta a Siracusa da parte del MPA “per i motivi già chiaramente esposti”, inficerà i successivi rapporti in ambito provinciale. Fa specie rilevare come soprattutto, ancora oggi, il segretario Provinciale di FdI, di professione avvocato, non comprenda o non si renda conto che accusare di volere aderire ad un progetto politico “per interessi personali” connoti un grave reato diffamatorio, per il quale, a questo punto, in mancanza di scuse pubbliche immediate, sarà dato giusto mandato legale a tutela della dignità del nostro Movimento politico e di chi lo rappresenta a Siracusa”.

E come se non bastassero le possibili querele, Di Mauro rincara la dose sostenendo: “quanto sopra, al netto di eventuali, futuri accordi o disaccordi di coalizione, in cui risulta ampiamente latitare la maturità politica, la cui probabile assenza ha già visto restringersi non poco la rappresentanza consiliare a Siracusa di quel partito. Auspichiamo di avere alle riunioni provinciali persone che abbiano potere decisionale – conclude -, ad oggi hanno parlato in un modo e agito in un altro. Un esempio per tutti: hanno firmato un accordo per il presidente del consiglio comunale di Siracusa senza poi rispettarlo. A questo punto ci sentiamo svincolati da ogni tipo di accordo su Siracusa. Invitiamo FdI a far partecipare, ai tavoli provinciali, persone autorevoli che non debbano correre il rischio di smentita da parte del loro leader Cannata a mezzo stampa.”


© Riproduzione riservata - Termini e Condizioni
Stampa Articolo


© Riproduzione riservata - Termini e Condizioni