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Sistema Siracusa, terza richiesta di patteggiamento per Calafiore: 7 mesi

Per comprendere se anche stavolta sarà dato via libera dal Gup bisognerà attendere l’udienza del 22 febbraio prossimo, in seguito si scopriranno anche eventuali ulteriori determinazioni della Procura generale

Terza richiesta di patteggiamento per l’avvocato Giuseppe Calafiore, nell’ambito del filone peloritano del Sistema Siracusa. E terzo sì da parte della Procura di Messina: 7 mesi e 7 giorni, in continuazione con il patteggiamento a Roma (2 anni e 9 mesi). Questo nonostante tra i reati contestati non ci sia più il finanziamento illecito ai partiti, ma la corruzione, solo che nel frattempo altre imputazioni sono andate in prescrizione.

Per comprendere se anche stavolta sarà dato via libera dal Gup bisognerà attendere l’udienza del 22 febbraio prossimo, in seguito si scopriranno anche eventuali ulteriori determinazioni della Procura generale. Ma ormai, in questa storia, si rasenta il ridicolo. La richiesta di rinvio a giudizio pende addirittura da novembre 2018, mentre in questi anni sono successe tante cose. Calafiore, con il collega Piero Amara, è coinvolto nell’ormai nota inchiesta che ha portato a galla una serie di presunti atti di corruzione con protagonisti giudizi e magistrati che avrebbero aggiustato alcune sentenze per favorire alcuni imprenditori ritenuti a loro vicini.

Dopo l’accordo con la Procura di Roma, l’avvocato ha provato a chiudere la partita patteggiando anche a Messina. Ma per due volte la Procura generale ha ricorso in Cassazione e per due volte la Suprema Corte ha annullato l’accordo revocando prima il patteggiamento a 11 mesi e poi quello a 10 mesi e 4 giorni. Certo, fa specie soprattutto adesso leggere le pesanti espressioni usate dalla Procura generale nei confronti del primo accordo ratificato dal giudice che emise la prima sentenza parlando di “una delle più gravi, estese e spudorate corruzioni sistemiche mai realizzate”.

E in ragione di ciò si stupiva dell’accordo tra lo stesso imputato e la Procura di Messina e delle pene “men che simboliche”. E si parlava di 11 mesi. Adesso saranno 4 meno. Per “una delle più gravi, estese e spudorate corruzioni sistemiche mai realizzate”.


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