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Stagione Inda 2024, il ministro Sangiuliano: “Un appuntamento speciale per i 110 anni delle rappresentazioni classiche”

In calendario cinque grandi appuntamenti: il 10 maggio la prima dell’Aiace, l’11 debutto di Fedra. Inoltre, per la prima volta al Teatro greco sarà messo in scena il Miles gloriosus

Presentata, questa mattina, in sede di conferenza stampa, la stagione Inda 2024. In calendario cinque grandi appuntamenti: il 10 maggio la prima dell’Aiace, l’11 debutto di Fedra. Inoltre, per la prima volta al Teatro greco sarà messo in scena il Miles gloriosus. Grande attesa per il ritorno di Giuliano Peparini e l’esordio di Roberto Bolle. Il ministro alla Cultura, Gennaro Sangiuliano, ha mandato all’Inda in seguente messaggio:

Gentile presidente, Francesco Italia e gentile Sovrintendente, Marina Valensise,

purtroppo pregressi impegni istituzionali non mi consentono di partecipare alla presentazione della 59esima stagione di rappresentazioni classiche al Teatro Greco di Siracusa.

Con questo messaggio voglio portare il mio saluto a tutta la fondazione dell’Istituto Nazionale del Dramma Antico ed esprimervi la mia vicinanza e quella del ministero della Cultura con il più grande augurio per questa nuova stagione che, il prossimo 10 maggio, prenderà il via nell’incredibile e unico scenario del teatro siracusano.

Un appuntamento speciale quello di questa edizione perché incrocia le celebrazioni dei 110 anni delle rappresentazioni classiche al Teatro Greco, allestite in epoca moderna, dalla prima del 1914. Ulteriore elemento che testimonia le radici profonde in cui è radicata la vostra istituzione culturale nella storia della Nazione. Un continuo successo che richiama il pubblico da tutte le latitudini e che è ormai, da decenni, un’eccellenza nel panorama mondiale degli spettacoli teatrali con in più quell’elemento, in cui io credo molto, che è dato dal legame tra il nostro patrimonio artistico e il teatro.

Quello che oggi presentate è, infatti, una rassegna di rappresentazioni teatrali che avviene all’interno di uno dei teatri di pietra più importanti del mondo, il Greco di Siracusa, con un cartellone che rappresenta l’essenza della cultura occidentale, che ricorda l’origine della nostra civiltà nata proprio nel mondo greco-romano.

Quando descrivo e parlo della nostra Nazione quale una vera e propria superpotenza culturale, non faccio riferimento alla nozione storica tardo ottocentesca, ma a una realtà oggettiva. Il fatto che la penisola italica, al centro del Mediterraneo, ha visto il succedersi storico di tante civiltà, ciascuna della quali ha lasciato qualcosa di importante, in termini artistico culturali, tra cui il Teatro Greco di Siracusa nella doppia accezione: le sue pietre, che a distanza di millenni ci parlano e rappresentano la testimonianza visiva e storica di quello che è stato e la tradizione dello spettacolo teatrale che vive nella città di Siracusa, tra i suoi abitanti, nelle sue strade e piazze.

Sono questi gli elementi che rappresentano il vanto e fanno grande la cultura italiana nel mondo.

Questo lascito che viene da passato è il nostro orgoglio ma anche la nostra grande responsabilità nei confronti delle generazioni attuali e future, ovvero quello di sapere tutelare e valorizzare, conservare e tramandare – come è scritto nella nostra Costituzione – il patrimonio di arte e cultura, sia materiale e immateriale, della Nazione.

Certo del vostro impegno e della grande passione che saprete mettere anche in questa nuova stagione di rappresentazioni classiche al Teatro Greco di Siracusa, rinnovo i miei auguri con la certezza che, anche quest’anno, verrà confermato il grande successo che da sempre contraddistingue il lavoro dell’Inda.

dott. Gennaro Sangiuliano


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