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“State a casa, voi che potete. Quì siamo all’inferno”: l’appello di un’insegnante di Augusta che vive a Bergamo

Avrebbe potuto mettersi in macchina settimane fa, quando ancora non c’era alcun divieto e le scuole erano chiuse: "ma ho preferito non venire"

Bare dentro le chiese, sopra i camion militari che per tre volte con il loro mesto pellegrinaggio hanno attraversato le strade cittadine per cercare altrove forni crematori, ospedali che sono al collasso, che non sanno più dove mettere gli ammalati, nessuno che canta dai balconi. E centinaia morti in una settimana, oltre mille dall’inizio della pandemia per una popolazione cittadina 

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