Al Teatro Greco "Elettra", in studio con Anna Bonaiuto (Clitennestra), Roberto Latini (Oreste)

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Successo per la visita al Castello di Brucoli di Natura Sicula: “Esempio di fruizione di Beni culturali per sviluppo turistico”

Si è svolta nella mattinata di domenica scorsa, 18 aprile 2010, la visita al “Castello di Brucoli” sotto la conduzione di Luca Di Giacomo, dottore in Storia e Conservazione dei Beni Architettonici e Ambientali, organizzata dalle associazioni ‘MÀRILIGHÈA” e Natura Sicula onlus sezione di Augusta. Grande soddisfazione degli organizzatori per il grande successo di pubblico; senza l’impiego di alcun manifesto pubblicitario, l’adesione di oltre 140 partecipanti, provenienti anche da Catania, Palazzolo Acreide, Siracusa e Vittoria, oltre che da Augusta, ha reso necessario realizzare due turni di visita.

Questo a detta delle associazioni promotrici è un piccolo esempio di ciò che potrebbe rappresentare il Castello di Brucoli per l’economia del piccolo borgo di pescatori, se solo fosse reso fruibile. Il monumento, aperto solo 2 volte dall’inaugurazione del settembre 2009, si presenta restaurato solo parzialmente e dà già un senso di abbandono, secondo quanto riferisce ancora Natura Sicula, che sottolinea inoltre come le erbe infestanti comincino a crescere un po’ ovunque e i piccioni facciano il resto; mentre manca del tutto un impianto di illuminazione e anche una semplice presa elettrica.

“Inutile millantare che il turismo è una voce poco significativa della nostra economia, per fa si che lo diventi è neccessario creare le codizioni basilari affinché esso si sviluppi, ovvero beni fruibili, mare pulito, aria pulita, pulite anche le città, servizi funzionanti, ospitalità, promozione e così via, altrimenti che motivo avrebbe un turista per venire qui da noi: ammirare ciminiere e farsi il bagno nella fognatura? – affermano ancora i membri augustani dell’associazione – La Sovrintendenza ai Beni Culturali di Siracusa e il Comune di Augusta hanno il dovere di rendere necessariamente fruibile il bene prima dell’imminente stagione turistica estiva, in caso contrario andrebbe colpevolmente sprecato un cospicuo ritorno economico per la comunità locale e si renderebbero vane le spese che l’intervento di restauro ha comportato”.

“Sono già troppi i beni culturali di Augusta chiusi al pubblico e abbandonati al degrado mentre è tanta la voglia di cultura che è obbligo di chi amministra soddisfare, supportando le associazioni che da sole cercano di portare avanti le attività sul territorio”: questa la denuncia di Natura Sicula.


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