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Tragedia nelle acque di Augusta: il giovane sub Giuseppe Turrisi ha perso la vita durante un’immersione

Alle ore 13.07 di ieri  la radio della motovedetta CP 879 della Guardia Costiera di Augusta comunica alla Sala Operativa: “Il corpo è stato trovato a circa 11 metri di profondità poco distante dal pallone di segnalamento del sub. I Vigili del Fuoco stanno provvedendo al recupero”.

Si sono concluse così le ricerche del giovane subacqueo iniziate sabato intorno alle 22.30 quando dalla sala operativa della Capitaneria di Porto, dove era giunta la prima notizia del mancato rientro a terra di Giuseppe Torrisi, la voce gracchiante della radio comunicava la triste notizia del ritrovamento del corpo.

Il giovane che doveva discutere la tesi di laurea in Scienza dell’Amministrazione alla fine di questo mese, tradito da un fondale impegnativo e difficile, è stato colpito, con ogni probabilità, da un’ embolia polmonare che ne ha stroncato la giovane vita. Imponente l’organizzazione dei soccorsi messi in campo: due motovedette, un gommone e due radiomobili inviate via terra dalla Capitaneria di Porto di Augusta, una motovedetta della Polizia di Stato, i nuclei subacquei dei Vigili del Fuoco di Catania e del nucleo SDAI della Marina Militare appartenenti alla base di Augusta hanno scandagliato i fondali della costa antistante Capo Campolato nonché perlustrato in superficie l’ampio tratto di mare dove già dalle 19.30 un turista insieme ad alcuni amici camperisti aveva notato il giovane subacqueo immergersi “con fare esperto e sicuro” nelle calme acque della costa tra Brucoli ed Augusta.

Alle prime luci dell’alba di ieri è stato perfino dirottato, per un sorvolo aereo sulla zona delle ricerche, l’elicottero NEMO 2, partito dalla base aerea della Guardia Costiera di Catania con destinazione finale Palermo. Ma di fondamentale importanza sono state, nella circostanza, le preziose informazioni fornite dai numerosi appassionati della pesca subacquea in apnea che con discrezione sono giunti sul posto e dal diligente ed ordinato concorso fornito dai volontari della Guardia Costiera Ausiliaria di Augusta, che non solo hanno risposto subito all’appello mettendosi a disposizione della Capitaneria di Porto, ma hanno guidato, con precisione e ricchezza di particolari nonchè profonda conoscenza dei luoghi, dei fondali e delle abitudini di pesca, le ricerche subacquee dei Vigili del Fuoco, così da portarli rapidamente al ritrovamento del corpo dello sfortunato giovane.

L’ispezione cadaverica condotta dal medico legale ed il riconoscimento del cadavere da parte dei genitori, accorsi sul posto sin dal primo pomeriggio di ieri, consentivano al magistrato di turno della Procura della Repubblica di Siracusa di liberare la salma che veniva quindi riconsegnata ai familiari.


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