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Turni massacranti fino a 26 ore consecutive per gli agenti del carcere di Augusta: la Cgil chiede un‘ispezione

Il segretario provinciale Cgil Argentino ha scritto al capo del personale del Dipartimento dell’amministrazione penitenziaria e al provveditore di Palermo

Orari di lavoro “fuori controllo” che vanno dalle 9  al 26 ore lavorative continuative per il personale di polizia penitenziaria in servizio alla casa di reclusione di Augusta. Lo denuncia la Cgil che parla di situazione gravissima e fa riferimento al mese di giugno quando, da una disamina effettuata dal sindacato, emerge che un agente ha lavorato il 9 giugno dalle 7 del mattino alle 23-55 e poi proseguire il servizio 23:55/09 del 10 giugno: “se i calcoli non sono errati  sono 26 ore consecutive. Questo significa massacrare il dipendente al di là che vi sia stato meno assenso dello stesso. – scrive il segretario provinciale Fp -Cgil Giuseppe Argentino- Non sappiamo se il direttore o il comandante che è responsabile dei servizi abbiano segnalato tale situazione agli organi superiori. Sta di fatto che non possiamo sottacere questa drammatica situazione perché questo comporta per il personale un grave stress psicofisico che si ripercuote sul servizio ed anche sul nucleo familiare, molto dicono le assenze che ci sono state nel mese di giugno”.

Il sindacato chiede, dunque, una  ispezione da parte delle autorità competenti per non solo  “redimere questo stato di cose, ma capire se si poteva fare meglio per rendere il servizio meno gravoso mantenendo orari più accettabili. Non è possibile accettare che in tutto quello che accade in questo istituto nessuno abbia un minimo di responsabilità”- conclude la nota inviata al capo del personale del Dipartimento dell’amministrazione penitenziaria e al provveditore di Palermo


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