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Agriturismi a Siracusa, Confagricoltura traccia un bilancio della stagione appena conclusa

“Il calo di presenze c’è stato ma non oltre il 7 per cento e, comunque, meno che nelle strutture alberghiere. Chi si vede di meno, purtroppo, sono le famiglie italiane”. Susanna Corvaja, consigliere provinciale di Confagricoltura e di Agriturist, l’associazione di Confagricoltura che rappresenta in provincia l’80 per cento degli agriturismi, a settembre traccia il bilancio della stagione. 

“Bisogna migliorare i servizi, le segnalazioni che ci fanno i nostri turisti sono le stesse cbe fanno gli ospiti degli hotel a cinque stelle – spiega Susanna Corvaja – Chiedono che al parco archeologico della Neapolis o che al Ginnasio romano l’erba non sia così alta da nascondere le antichità, chiedono spiagge pulite ed accessibili. La cosa ancor più grave è che qui a Siracusa tutto è immobile mentre a Ragusa sono riusciti a fare sistema, a migliorare l’offerta turistica. Basti pensare al collegamento con Malta che avevamo e che è passato, invece, a Pozzallo. La politica si perde in riunioni che non portano a nessuna decisione ed i problemi che abbiamo posto restano sempre lì, senza soluzione. Noi operatori facciamo salti mortali per supplire alle loro carenze”.

“Agriturist ha i sui portali nazionale e provinciale (www.agriturist.it, www.agrituristsr.it) attivi da tempo – aggiunge Susanna Corvaja -. Sicuramente è su internet che bisogna lavorare per promuovere le aziende in Italia e all’estero ma, poi, è il passaparola fra i clienti il vero “motore”. Per questo mi chiedo a chi e a che cosa servano queste “missioni” che impegnano politici e vari rappresentanti nelle Borse del turismo. Non è lì che si può fare qualcosa di concreto per il settore”.

Dei 450 agriturismi in Sicilia, 56 sono in provincia di Siracusa. “Ci sono ancora tante richieste all’Ispettorato all’Agricoltura – conclude la responsabile di Agriturist – ma è difficile sapere quante ne andranno in porto. Sicuramente aprire un agriturismo vuol dire fare qualcosa di prezioso per il proprio territorio. Stiamo perdendo un patrimonio architettonico meraviglioso, ci sono edifici splendidi in completo abbandono e se c’è chi fa in modo di recuperarli, è tutto il territorio ci guadagna”.

“Gli agriturismi costituiscono non solo un supporto al turismo classico – rilevano il presidente provinciale di Confagricoltura, Massimo Franco, ed il direttore Biagio Bonfiglio – ma anche un veicolo culturale per il territorio, per la promozione dei prodotti agroalimentari e dell’artigianato. E’ un’esperienza voluta da Confagricoltura con i “cancelli aperti” con cui, già nel ’74, le aziende si sono aperte alla gente. Adesso l’agriturisimo è sinonimo di vacanza intelligente”.


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