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Buche, “panettoni” di cemento e ringhiera non ripristinata al lungomare. Mangiafico: “Barriere architettoniche, Ortigia incubo”

Un giro per le vie della città e tra i suoi limiti con Amel Mokni, Roberta Salemi e Alessandro Calabrò  

Il movimento “Civico 4” torna con l’appuntamento mensile di “Abbattiamo le barriere”, un giro per le vie della città e tra i suoi limiti con Amel Mokni e Alessandro Calabrò. Ad aprile passata al setaccio l’isola di Ortigia.

Durante il sopralluogo preliminare, che si è tenuto mercoledì pomeriggio e la diretta sui social domenica mattina, il leader del movimento Michele e Mangiafico insieme con Roberta Salemi, Amel e Alessandro hanno documentato diverse criticità che incidono sull’accessibilità del quartiere.

Tra queste, vi è la presenza eccessiva di segnaletica verticale sui marciapiedi, che ostacola le persone con disabilità, come evidenziato nella piazza Pancali.

Ulteriori criticità: “l’assenza di l.o.g.e.s. – riferisce Mangiafico – in aree importanti dal punto di vista storico e turistico ma dispersive dal punto di vista delle barriere architettoniche (vedi largo XXV luglio), le buche non solo sulla sede stradale ma anche sui marciapiedi (in particolare su via Chindemi), la presenza di “panettoni” che ostacolano gli attraversamenti pedonali (vedi Riva della Darsena), l’assenza di indicazioni a protezione dei pedoni a ridosso del mare (come, a esempio su via dei Mille).”

Particolare attenzione è stata dedicata durante la diretta social al tratto tra il Lungomare di Ortigia 15 e il belvedere sulla Turba, nei pressi di via Privitera. A 119 giorni dal crollo della ringhiera sostituita temporaneamente da transenne, nulla è cambiato, lasciando ancora un alto rischio di pericolosità per cittadini e turisti, soprattutto per le persone con disabilità.

“Ci preoccupa in modo particolare la situazione della porzione di ringhiera in ferro che delimita i marciapiedi a sbalzo, terminando sulla scogliera sottostante, vicino a “Calarossa”, ancora visibile oggi. È urgente un intervento di ripristino adeguato”, sottolinea Mangiafico.

“Singolare che la nostra diretta sia terminata sull’affaccio della Turba sottostante l’immobile di via Privitera – conclude Mangiafico – indegnamente messo in vendita dall’Amministrazione comunale e per anni sede dell’assessorato ai servizi sociali, così poco presente con i governi di Francesco Italia sui temi dell’abbattimento delle barriere architettoniche e dell’adozione del P.e.b.a. e del P.a.u.”

Il movimento Civico 4 continua a impegnarsi per una città accessibile e sicura per tutti, e chiede un intervento urgente da parte dell’Amministrazione per risolvere queste criticità.


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