“Il fatto che sia stata propria la D’Annunzio a vincere i playoff ed accedere così in Promozione accresce i nostri rimpianti. Sarà difficile dimenticare l’ingiustizia di cui siamo rimasti vittime con quel gol inspiegabilmente annullato a Vincenzo Latina”.
A distanza di due settimane e mezza dall’ultima gara giocata dalla sua Enzo Grasso, prende la parola il presidente, Dottor Antonello Liuzzo, ancora amareggiato per l’epilogo di una stagione che avrebbe potuto riservare ben altro. “I ragazzi hanno dato tutto – rivela – ed erano convinti di poter eliminare la formazione catanese. Siamo stati gli unici a non aver perso nei playoff contro di loro ma purtroppo siamo stati penalizzati dalla peggior posizione di classifica. Bastava arrivare terzi per sfruttare il doppio risultato e superare il turno. E’ andata, così, pazienza. La stagione è stata comunque ampiamente positiva, dato che siamo arrivati tra le prime cinque e per una matricola è un traguardo importante. Peccato – prosegue il massimo dirigente – aver perso tutti quei punti nel girone di ritorno dopo lo splendido cammino della prima parte di campionato”.
Un’Enzo Grasso che ha viaggiato con il freno a mano tirato dopo il giro di boa, ma il presidente, su questo, ha le idee chiare. “Ci è mancata la compattezza di gruppo che aveva caratterizzato le nostre precedenti prestazioni – sottolinea – ed i risultati sono andati scemando. La responsabilità però è da attribuire anche ad altri fattori. Mi riferisco in primo luogo a quelli arbitrali perché cinque rigori contro in cinque trasferte consecutive non sono pochi. Contro di noi ne sono stati fischiati otto nel girone di ritorno e tutti lontano da casa, chissà come mai…”.
Stagione tra alti e bassi quella dell’Enzo Grasso anche per problemi di natura logistica: “Anche questo fattore si è ripercosso sui risultati – rivela Liuzzo – perché sfido chiunque a non perdere smalto e concentrazione quando si è costretti a peregrinare da un campo all’altro della città per svolgere due o tre sedute di allenamento alla settimana. Talvolta abbiamo lavorato anche sul sintetico di via Lazio, ma a lume di candela a causa del cattivo funzionamento dell’impianto di illuminazione. Questo ci ha creato non pochi fastidi, ma mi duole far presente che, nonostante le continue rassicurazioni dell’Amministrazione comunale, la situazione non è ancora cambiata e, di questo passo, la struttura sarà off-limits anche per la prossima stagione. Basterebbe una spesa di circa 50 mila euro per mettere a norma l’impianto, sistemando torri-faro e spogliatoi e far diventare questo piccolo centro sportivo un fiore all’occhiello della nostra città”.
Poi il presidente dell’Enzo Grasso torna a parlare del caso Canicattini. “A prescindere da eventuali difetti di forma per quanto riguarda la presentazione del ricorso – spiega – non riesco a capire per quale ragione non si dia il successo a tavolino al Canicattini. Così facendo, il messaggio che si lascia passare è che la violenza paga. I calciatori del Fly Vittoria ne hanno combinate di cotte e di crude, costringendo l’arbitro alla fuga. Il rigore è stato battuto dopo quasi un’ora in condizioni psicologiche che non è difficile immaginare. La gara non era più regolare ed era giusto proseguirla pro-forma. Sono dell’avviso che le società che si rendono protagoniste di episodi del genere dovrebbero essere radiate, altrimenti la violenza continuerà ad imperare nel mondo del calcio”.
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