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Calcio Siracusa, Ricci detta la linea per il futuro: “programmazione ed equilibrio. Oggi parte un progetto triennale per tornare tra i professionisti”

Il presidente degli azzurri ha voluto tenere i piedi per terra, mostrando la volontà di una programmazione a medio termine per riportare il Siracusa nel calcio professionistico

Programmazione ed equilibrio. Queste le parole d’ordine del presidente del Siracusa calcio, Alessandro Ricci, che stamattina in occasione della prima conferenza stagionale tenuta all’hotel Villa Politi, ha voluto tracciare un bilancio positivo per la stagione appena conclusa (eccezion fatta per il settore giovanile), ma soprattutto ha voluto chiarire quali sono le ambizioni societarie dopo il ritorno in serie D. Il presidente ha spiegato come sia soddisfatto di aver riportato il pubblico al De Simone “siamo passati da poco più di 500 presenze nella prima parte della scorsa stagione – ricorda – alle quasi 6mila registrate in occasione della finale con l’Enna“, ma soprattutto ha voluto smorzare subito i toni e i facili entusiasmi. “Non commetteremo lo stesso errore fatto in occasione della prima conferenza stampa dello scorso anno – ha detto Ricci -. Siamo una neo promossa e quindi non faremo proclami, il nostro sarà un campionato di avanguardia basato su programmazione ed equilibrio. Ricordiamo che l’Eccellenza è un campionato importante ma la D è un’altra cosa”. 

E per farsi trovare pronta fin dai primi appuntamenti ufficiali, la squadra ha già fissato la prima tabella di marcia: lunedì pre ritiro a Siracusa per tutta la settimana e sabato partenza per Enna per il ritiro e la preparazione. Tutto in vista della prima uscita in Coppa Italia, prevista intorno al 20 di agosto.

Stiamo completando la squadra con giocatori di esperienza – ha proseguito il presidente azzurro -, facendo scelte equilibrate per dare al mister una rosa che possa giocarsela in tutte le partite. Le aspettative si costruiscono partita dopo partita e solo a marzo potremo capire le nostre ambizioni. Oggi nasce un progetto triennale che vuole riportare il Siracusa tra i professionisti, ma senza farci prendere da facili entusiasmi.”

Di entusiasmo, nonostante le 35 candeline e le tante esperienze calcistiche già vissute, sembra averne ancora tanto Andrea Russotto, ultimo acquisto azzurro presentato oggi. “È un vero leader – chiosa Ricci – mi ha colpito la sua capacità di voler far bene ed è stato abbastanza semplice trovare l’accordo per portarlo qui“.

Dopo il campionato vinto lo scorso anno col Catania, Russotto ha voluto sposare la causa del Siracusa, ma anche lui, in linea con quello che è il nuovo stile comunicativo della società dettato dal presidente Ricci, tiene ben saldi i piedi per terra. “Lo scorso campionato – dice Russotto – è stato il mio primo in serie D. Non conoscevo la categoria e nonostante fossi in una squadra che ha dominato il campionato, abbiamo dovuto superare dei momenti di difficoltà“.

E se per Ricci le parole d’ordine sono “programmazione ed equilibrio”, quella pronunciata più volte da Russotto è stata “lavoro”. “So che su di me ci saranno parecchie aspettative – ha proseguito -, e voglio soddisfarle lavorando sodo e mettendomi a disposizione dei compagni, anche e soprattutto dei più giovani”.  Centrocampista offensivo che può essere impiegato anche nel ruolo di esterno, l’ultimo colpo di mercato (in ordine di tempo) degli azzurri non si sbilancia nemmeno sul suo impiego. “Nel calcio di oggi un calciatore che sa fare più ruoli si può adattare meglio alle idee dell’allenatore. Sarà lui a decidere se giocherò e dove giocherò, io devo solo mettermi a disposizione e farmi trovare pronto“.

 


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