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I reflui di Siracusa, Floridia e Solarino convogliati a Ias

C'è il "sì" della Giunta Italia e la prima stima dei costi

I reflui di Siracusa, Floridia e Solarino finiranno all’Ias di Priolo Gargallo. Il primo passo pratico – verso quella che fino a oggi era solo una dichiarazione di intenti – è stato compiuto lunedì scorso dalla Giunta di Francesco Italia che ha approvato un atto di indirizzo per convogliare i reflui al depuratore consortile.

A oggi i reflui dei comuni di Siracusa Floridia e Solarino, sono trattati dal depuratore consortile ubicato in contrada Canalicchio e – dopo il trattamento – al canale Grimaldi. Qui, dopo un breve tragitto di circa 2,3 km, finiscono in mare all’interno del porto grande di Siracusa.

Benché i reflui abbiano caratteristiche tali da renderli idonei allo scarico in un corpo recettore ai sensi della normativa ambientale in vigore – si legge nel documento di Palazzo Vermexio -, la circostanza di recapitare in un bacino semichiuso quale è il porto grande di Siracusa può generare problematiche legate alla presenza di varie tracce di composti, quali per esempio nitrati”.

Tra le ipotesi per evitare che i reflui venissero sversati in porto, la precedente amministrazione aveva anche valutato l’ipotesi di installare una sorta di “prolunga” al collettore, così da scaricare in mare aperto, ma oggi questa ipotesi è stata scartata in quanto “nella parte di litorale a sud della città di Siracusa, fino ad una distanza di oltre 10 km, risulta pressoché impossibile individuare un’area idonea allo scarico in mare aperto mediante condotta sottomarina”.

La situazione più idonea per Palazzo Vermexio resta quindi quella di Ias, anche alla luce del fatto che il capoluogo è già collegato al depuratore consortile da un sistema di opere – realizzate negli anni ’80 – già utilizzate in modo saltuario e che ancora oggi risulterebbero in buone condizioni.

Per il Comune di Siracusa, convogliare i reflui fognari a Ias potrebbe risolvere problematiche di natura ambientale, quali la percezione di scarsa qualità delle acque e la presenza di nutrienti, carico organico e varie tracce di composti in un’ampia area del porto grande di Siracusa; fenomeni di eutrofizzazione (che potrebbe causare il proliferare di alghe) causati dal bassissimo ricambio idrico presente nel bacino semichiuso del Porto Grande di Siracusa in concomitanza con periodi (di solito i mesi caldi) nei quali si verificano le condizioni favorevoli.

L’amministrazione, attraverso uno studio a firma dell’ingegnere Giuseppe Raimondo (già assessore del Comune) e del Dirigente Marcello Dimartino, ha anche stimato i costi per la fattibilità dell’operazione – rappresentati dal revamping del sistema di sollevamento e dalla manutenzione straordinaria della condotta che conduce fino ad Ias – che dovrebbero ammontare a circa 1,2 milioni di euro.


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