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Inghilterra: La Solidarietà Di Siracusa Al Caso IREM

Si è svolto stamane l’incontro del primo cittadino con i vertici della società di via Stentinello in contrada Targia. L’Irem, 30 anni alle spalle (fondata nel 1979 da un gruppo di professionisti nel settore delle costruzioni e dei montaggi meccanici), è una società ad alta specializzazione con filiali in tutto il mondo, un volume d’affari di 222 milioni di euro l‘anno e dà lavoro a 2.500 persone tra operai, impiegati e dirigenti.

Un atto di solidarietà quello del Sindaco, dopo la protesta dei lavoratori inglesi contro la società siracusana vincitrice di una gara d’appalto per la realizzazione di un impianto all’interno di una raffineria della Total nel Lincolnshire. L’arrivo, infatti, del gruppo di tecnici italiani ha scatenato le proteste della manovalanza locale.

La notizia rimbalzata sulla stampa nazionale nei giorni scorsi ha visto l’azienda siracusana al centro di una vicenda legata alla difficile crisi economica globale.
Nel corso dell’incontro con il presidente, Nello Messina, e l’amministratore unico, Mario Saraceno, il sindaco ha inteso esprimere la solidarietà della città all’azienda e in maniera particolare ai lavoratori che vivono, lontano da casa, una grave situazione di disagio.

“Mi dichiaro sin da ora disponibile – ha detto Visentin – a fare tutto il possibile per una soluzione positiva della vicenda. La protesta è indubbiamente frutto della difficile congiuntura economia mondiale, ma è impensabile che si possa uscire dalla crisi con soluzioni protezionistiche, che farebbero andare indietro l’orologio della storia e, in poco tempo, provocherebbero danni ancora più gravi. Non credo che le aziende inglesi trarrebbero vantaggio se dovessero trovare ostacoli nell’aggiudicarsi commesse all’estero o se dovessero essere stravolte le moderne leggi di mercato.

Sono sicuro invece – ha aggiunto Visentin – che le istituzioni della Gran Bretagna, paese leader mondiale ed esempio di civiltà, sapranno riportare la questione sui giusti binari e, al contempo, garantire chi ha acquisito dei diritti in maniera trasparente e nel pieno rispetto delle regole”.

E solidarietà è stata espressa anche dal Presidente di Confindustria Siracusa Alvaro Di Stefano, intervenuto con una nota sui gravissimi fatti accaduti in Gran Bretagna alla impresa siracusana IREM: “Esprimiamo preoccupazione perché la libera circolazione di uomini, mezzi e capitali all’interno dell’Europa venga messa in seria discussione. La siracusana Irem, cui va la nostra solidarietà, è una grande azienda con altissima specializzazione in grado di competere e di acquisire lavori sui mercati internazionali e non merita di avere questo trattamento”.


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