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La Factory: Paolo Mei Prende Ispiraione Dalla Più Famosa Di Andy Warhol

Dalla Factory Americana A “La Factory” Aretusea: Soltanto Una Magnifica Ispirazione”

L’appena trascorsa estate 2008 ha “regalato” un nuovo varco ai giovani aretusei “in fuga” dai soliti locali notturni.
È partita “La Factory” da un paio di mesi
, in C.da Santa Teresa Longarini, una nuova iniziativa che tutti i giorni della settimana offre nuovi eventi “in stile” che finora hanno intrattenuto un compiaciuto pubblico.


Un’ispirazione d’oltreoceano, da luoghi sognati e lontani, dove tutto arriva prima che qui.
Siracusa culla di cultura ed arte antica, Stati Uniti propulsori di arte contemporanea. Due poli opposti del globo che traggono “vagamente” un punto di incontro in un nome, un nome d’arte, Andy Warhol.

Icona di un mondo complesso e stravagante che si è resa famosa durante lo scorso secolo con un modo di intendere l’arte fuori dai tipici canoni estetici, “registrando” le immagini di una cultura di massa, quella americana. Cinema, fumetti e pubblicità gli elementi di spunto del suo lavoro. Un lavoro che poi Warhol ha voluto condividere con la fondazione di un’officina d’arte, vasto progetto denominato “Factory”, luogo in cui giovani artisti newyorkesi, tra cui anche Basquiat ed Haring, potevano trovare uno spazio collettivo per creare.

Senza pretese di protagonismi, ma soltanto con la stessa voglia di Warhol di proporre un nuovo spazio artistico di incontro, creando un certo tipo di cultura, il vasto progetto de “La Factory” aretusea ha riscosso un notevole apprezzamento.


“La Factory è un ampio progetto che tende ad evolversi. – spiega Paolo Mei, musicista e gestore del locale insieme a Rosario Guarracino – L’obiettivo è proporre spettacoli di ogni tipo, dal teatro alla canzone d’autore, offrire musica di ogni genere, con un’attività di sette giorni su sette, che dia al pubblico aretuseo l’opportunità di trascorrere il suo tempo libero in modo anche costruttivo ed appassionato.”


“Durante la stagione estiva abbiamo potuto riscontrare un positivo spiazzamento delle persone, poiché a Siracusa non esiste un altro locale che faccia un’attività di questo tipo.
Non è un semplice locale ma un progetto ad ampio raggio, che propone anche l’organizzazione di eventi. Ad agosto, infatti, in collaborazione con il comune di Priolo, abbiamo organizzato eventi che hanno coinvolto sia i Qbeta che ospiti nazionali.


Aperta anche alle associazioni locali, la Factory vuole costituire, inoltre, un punto di riferimento per eventuali stage organizzati”.

Insomma, una fucina di iniziative aperte a collaborazioni di ogni tipo. Luogo d’incontro per tutti quegli artisti che fino ad ora a Siracusa non hanno mai avuto un’opportunità del genere. La Factory rappresenta un originale modo di intendere lo svago, mescolando l’idea del tipico pub con un intrattenimento impegnato che abbraccia vari ambiti.

“Non sono un imprenditore, nemmeno un “gestore” di pub. Nasco come musicista, quindi l’approccio è diverso dalle tipiche gestioni di un locale. Non do priorità al numero di persone da attrarre. La Factory è tutt’altro che questo.”
“La Factory vuol proporre band italiane qui sconosciute ma qualitativamente valide. Il calendario non nasce per trainare la gente, ma persegue il fine di proporre cultura”.

 


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