La Sicilia come un grande hub per smistare migranti ai centri di accoglienza “amici”. A gestire il traffico l’uomo chiave nell’inchiesta Mafia Capitale: Luca Odevaine. Una macchina che vale 190 milioni di euro all’anno per ospitare oltre 14 mila migranti e richiedenti asilo attualmente in strutture siciliane. Soldi che mette lo Stato, pagando una retta di circa 30 euro al giorno per ogni ospite in Centri di accoglienza, Cara e Sprar.
Dalle carte della mega indagine romana emergono imprenditori di centri d’accoglienza dell’Isola che chiedono aiuto a Odevaine. Parlando con una sua collaboratrice, Odevaine chiede di scrivergli un appunto che avrebbe poi portato al prefetto Rosetta Scotto Lavina, direttore centrale del ministero per i servizi l’immigrazione: “… Ci dovresti mettere eh… Melilli, provincia di Siracusa, struttura per 200 posti… poi Piazza Armerina“. Il centro di Melilli, nell’aprile di quest’anno è stato inaugurato dalla “Eriches 29” che fa riferimento a Salvatore Buzzi, l’imprenditore che secondo i magistrati romani era il braccio destro di Massimo Carminati, il capo della Cupola Nera. La prefettura di Siracusa adesso fa sapere “che non mancherà di assumere i provvedimenti che si renderanno necessari in sintonia con le misure che saranno disposte in sede giudiziaria in ordine alla gestione del consorzio di cooperative sociali “Eriches 29“.
(Tratto da Repubblica.it)
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