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La scelta del nuovo trasporto pubblico di Siracusa, il campo “progressista”: “il Comune avvii un confronto”

L'Ast resterà in servizio a Siracusa fino a fine marzo, intanto, però, gli uffici comunali stanno valutando la proposta e le relative modifiche richieste da Sais su alcune tratte e servizi

Una decina di giorni, forse qualcosa in più. Questo il tempo che il Comune di Siracusa si è riservato per valutare l’offerta pervenuta ieri agli uffici Mobilità da parte della Sais. A metà marzo, insomma, sarà più chiaro capire se l’offerta dell’azienda ennese per il trasporto pubblico locale potrà avere seguito o se si procederà, magari, con un nuovo avviso pubblico.

Il precedente avviso, nonostante il Comune di Siracusa avesse avviato diverse interlocuzioni sia con la stessa Sais, sia con Interbus, è andato deserto. Motivo per cui ieri mattina Palazzo Vermexio ha trasmesso ad Ast – che da oltre mezzo secolo ha gestito il servizio di trasporto pubblico locale a Siracusa – “l’atto impositivo per l’affidamento del servizio”. In altri termini l’obbligo di continuare i servizi urbani.

La storica azienda partecipata della Regione resterà quindi in servizio a Siracusa fino a fine marzo, intanto, però, gli uffici comunali stanno valutando la proposta e le relative modifiche richieste da Sais su alcune tratte e servizi.

Sulla vicenda del trasporto pubblico intervengono anche Lealtà e Condivisione, Movimento 5 Stelle, Sinistra Italiana, Unione Popolare, Europa Verde- Verdi, Area Costituente verso il Partito del Lavoro che chiedono all’amministrazione comunale un possibile confronto con forze politiche e associazioni di categoria.

Per la coalizione “progressista” leggere sui giornali che una società abbia deciso di presentare una offerta a margine dell’avviso al quale non ha partecipato e che si starebbe valutando la modifica delle condizioni di affidamento previste dal bando (scaduto) su suggerimento del medesimo operatore al quale si dovrebbe affidare direttamente il servizio, “è preoccupante“.

Data la rilevanza del servizio in discussione – scrivono -, l’assenza del Consiglio comunale e l’imminente scadenza del mandato elettorale, chiediamo che il sindaco voglia consultare preventivamente le associazioni di settore e le forze politiche interessate in ordine alle variazioni del servizio oggetto del contratto. Un confronto pubblico e aperto nel quale condividere l’indirizzo, i percorsi, l’entità delle risorse economiche stanziate dall’Ente e tutti i servizi che verranno affidati, prima e non dopo che venga sottoscritto il contratto del possibile nuovo appalto. Non è possibile – concludono – ancora una volta fare leva sull’emergenza con una procedura che rischia di giungere a soluzioni improvvisate e approssimative ed una scadenza dell’attuale contratto Ast (nota da sempre) prevista per il prossimo 31 marzo”.


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