L’elisir d’amore al Teatro Comunale di Siracusa

L’elisir d’amore, capolavoro di Gaetano Donizetti, è andato in scena domenica scorsa in formato pocket per il pubblico dell’Asam. Una magia che ha fatto ritornare il Melodramma nel Teatro Comunale di Siracusa, per il primo appuntamento operistico del Cartellone 2024. Il tenore Julian Henao Gonzalez, il soprano Noemi Muschetti, il baritono Gianni Giuga e il pianista Rosario Cicero hanno messo in scena un dramma giocoso dagli ingredienti giusti. Un ragazzo timido, una ragazza sveglia e peperina, uno scaltro imbonitore e il suo famoso elisir. Cantando insieme al più simpatico smargiasso della storia del melodramma, la pozione del dottor Dulcamara si è rivelata utile, cionondimeno ingannevole.

Nella trama, il giovane garzone Nemorino, è infatti innamorato di una bella contadina, Adina. Nemorino, però, non sa proprio come farsi amare e, come nella storia di Isotta e Tristano, pensa di ricorrere ad un elisir amoroso che possa renderlo amabile e garantirgli il cuore della giovane. Ed è proprio il buon Dulcamara, ciarlatano girovago, a cogliere l’occasione e vendere il famoso Elisir, o almeno questo è quello che pensa l’ingenuo Nemorino. Molte le arie apprezzate nel corso della serata, a cominciare da “Quanto è bella, quanto è cara”, cavatina di Nemorino, in apertura, con la voce limpida e vibrante del tenore.

Poi “Prendi, per me sei libero”, aria di Adina, ha mostrato un soprano consapevole di amare Nemorino e contrario al suo arruolamento. Perfetta la voce di Muschetti, dalla precisa intonazione e dalla levata generosa, anche nei duetti con Nemorino e Dulcamara. Per quest’ultimo, gli applausi, poi, sono stati generosi in “Udite, udite, o rustici”, cavatina di bravura resa con grande scioltezza e con spirito gaio e, a tratti, persino comico. Lo spettacolo è stato replicato il giorno prima a Floridia, nella gremita Sala Concerti di via Roma, nel centro storico.