Ammonta a svariate migliaia di euro il valore della merce trafugata ieri notte nella sede della Caritas della parrocchia Cristo re e in quella di Agesci 2 Lentini. Ignoti hanno divelto porte e finestre per poi introdursi all’interno dei locali. Poi si sono impossessati delle scorte alimentari destinate alle famiglie bisognose, di un gruppo elettrogeno, tende e attrezzature da campo utilizzate dagli Scout. A scoprire il furto sono stati i capi Scout di Agesci 2 Lentini, Carlo Arcidiacono e Isabella Buccheri. La denuncia è stata presentata ai carabinieri da padre Marco Scolla della parrocchia Cristo Re
“Rubare un quantitativo così grande di alimenti destinati alle persone che hanno bisogno è un atto grave – ha detto padre Marco Scolla – Altrettanto grave è stato trafugare anche le attrezzature degli Scout. Faremo l’inventario dei beni che allegheremo alla denuncia, alla diocesi e al Banco Alimentare”.
Amaro lo sfogo sui Social da parte della Comunità Capi Agesci Lentini 2 e Agesci Sicilia.
“Non avremmo mai voluto raccontarvi questa storia… questa notte il nostro gruppo Scout è stato derubato e insieme alle nostre cose è stato depredato il magazzino della Caritas. Il danno è di diverse migliaia di euro tra materiale e attrezzature per le attività dei nostri ragazzi più tutto il cibo stoccato per la Caritas e tante attrezzature per le attività della parrocchia. Svariati i danni a porte e finestre che sono state forzate. Il danno materiale si potrà in qualche modo recuperare con quanti vorranno aiutarci. Ciò che sarà difficile da recuperare è la fiducia, fiducia nella società e nei confronti della nostra città. Ci sforziamo ogni giorno per educare al servizio al prossimo, ai più bisognosi. Prontamente serviamo ogni giorno insieme ai nostri ragazzi che svolgono servizio nella Caritas parrocchiale con passione e devozione. Questo gesto ci fa tanto male, troppo male. Perché per come si sono svolti i fatti e i movimenti dei ladri all’interno della nostra parrocchia ci è apparso subito chiaro che non era la prima volta che entrassero nei locali parrocchiali dove mensilmente la Caritas svolge il suo servizio.
Noi continueremo a costruirci cassapanche, continueremo a creare tavoli e incidere il cuoio, faremo tutto quello che avreste voluto impedirci di fare rubando i nostri attrezzi! Noi continueremo a scaricare furgoni di cibo, continueremo a stoccare e distribuire viveri ai più bisognosi! Noi continueremo a metterci un grembiule alla cinta e servire anche se ci avete fatto male! Avete calpestato ore, giorni e anni di servizio per questa città e per i più bisognosi! Una sola cosa non potete calpestare i nostri sogni e quelli dei nostri ragazzi perché avete gia calpestato la vostra vita”.
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