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“Nun mi fati siddiari picchì vi dugnu lignati”: arresto convalidato (ma rimesso in libertà) per l’autista del bus che aveva aggredito i vigili urbani a Siracusa

L’uomo, un 38enne originario di Palermo, ha potuto quindi fare ritorno nella propria abitazione e adesso dovrà attendere l’inizio del processo fissato per ottobre

Il giudice monocratico del Tribunale di Siracusa, Giuliana Catalano al termine del giudizio per direttissima tenuto la scorsa settimana ha convalidato l’arresto ma rimesso in libertà l’autista di bus turistici arrestato lo scorso 5 giugno a Siracusa per aver aggredito e insultato due agenti della Polizia municipale. L’uomo, un 38enne originario di Palermo, ha potuto quindi fare ritorno nella propria abitazione e adesso dovrà attendere l’inizio del processo fissato per ottobre.

I fatti sono ormai noti. Lo scorso 5 giugno i due ispettori si erano recati in borghese all’interno dell’area di sosta dei bus situata all’interno del Molo Sant’Antonio per verificare il possesso della ricevuta del check point per l’accesso in città degli autobus turistici. Una tariffa che prevede il pagamento di 80 euro il primo giorno (50 dal secondo in poi) per la sosta dei mezzi di trasporto turistici nel comune aretuseo.

I due ispettori, dopo essersi qualificati, avevano chiesto all’autista l’esibizione della documentazione che avrebbe attestato il pagamento della tariffa, ricevendo però come pronta risposta frasi ingiuriose da parte dell’uomo. “Documenti nun vi ni dugnu – si legge nelle carte processuali – picchì siti vigili urbani… siti nuddu… nun mi fati siddiari picchì vi dugnu lignati”. Purtroppo però l’uomo, dopo aver tentato la fuga a bordo della propria bicicletta trasportata sul mezzo, sarebbe passato dalle parole ai fatti aggredendo i due agenti che hanno riportato ferite guaribili in 10 giorni circa. Una ricostruzione ritenuta attendibile dal Giudice che, al termine del procedimento per direttissima ,ha confermato le accuse di lesioni, minacce, resistenza, rifiuto di fornire le proprie generalità e oltraggio.

A rendere ancora meno piacevole l’accaduto anche il fatto che tra i tanti presenti – molti dei quali attoniti – fosse presente anche un altro uomo che malgrado non fosse direttamente coinvolto avrebbe rivolto frasi minacciose nei confronti di uno dei due agenti (“nun siti nuddu… ti vengu a pigghiari finu a casa”).

Quanto accaduto al Molo Sant’Antonio, però, non è un caso isolato ma solo la punta dell’iceberg. Pochi giorni prima di essere aggrediti, infatti, i due ispettori della Municipale erano incappati in un altro controllo dalle conseguenze spiacevoli. I due agenti, durante un controllo nei pressi del parcheggio di Casina Cuti anche in questo caso hanno chiesto agli autisti di due bus turistici l’esibizione del pagamento del check point. Ma se il primo controllo era filato liscio con la sola contestazione della “contraffazione” del titolo (la data di rilascio e quella di validità erano state modificate), nel secondo caso l’autista del bus si è rifiutato di mostrare il pagamento. Ma non è finita qui, perché l’uomo dopo aver minacciato azioni legali contro i due agenti si sarebbe messo alla guida del mezzo, azionando la chiusura della porta d’ingresso proprio mentre uno dei due si avvicinava per convincerlo a desistere. Il vigile veniva quindi urtato sul braccio sinistro dalla portiera in fase di chiusura e solo l’intervento del collega ha evitato conseguenze peggiori.

Operazione di controllo che anche in questo caso si è conclusa con una denuncia a piede libero e il sequestro penale del titolo contraffatto. Una contusione e qualche parola di troppo nel migliore dei casi. Minacce, morsi, calci, pugni, testate e una prognosi di 10 giorni quando proprio va male. Anche questo fa purtroppo parte del “prezzo da pagare” nella vita ordinaria di due agenti della Municipale. Un prezzo troppo alto per chi fa solo il proprio lavoro nel tentativo di far rispettare le regole in città.


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