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Nuovo ospedale di Siracusa. Carta: “preoccupazioni nate da valutazione dei documenti”

“Individuate risorse che non risultavano menzionate nel citato documento per complessivi 155 milioni di euro”

“Per rispondere a quanti mi hanno tacciato di sobillare sterili polemiche, mi preme evidenziare che le preoccupazioni sollevate a mezzo di Interrogazione parlamentare circa l’effettività delle risorse annunciate dal Presidente della regione per la copertura degli extracosti per la realizzazione dell’ospedale di Siracusa, nascano da un’attenta valutazione dei documenti prodotti dal Governo su tale tematica”. Lo dichiara il deputato regionale Mpa, on. Giuseppe Carta, in merito alla nascita del nuovo ospedale di Siracusa, rispondendo al collega di Forza Italia Stefano Pellegrino.

“Vorrei – prosegue Carta – far presente, in proposito, a quanti tali approfondimenti probabilmente non hanno ritenuto utile farli, che il Documento Unico di Programmazione degli Investimenti Sanitari in Sicilia (DUPISS), reso noto con delibera di Giunta di governo n. 185/2023, riporta testualmente che “A seguito della sottoscrizione del superiore Accordo (relativo ai 200 milioni per la realizzazione dell’Ospedale di Siracusa, ndr), le risorse disponibili ex art.20 della legge n. 67/1988 (come incrementate dagli interventi normativi nel frattempo intervenuti) ammontano a 1.045.219.923,85 di euro a carico dello Stato.” Tali risorse, sempre secondo quanto riportato dal DUPISS, sono integralmente impegnate per la realizzazione di opere di edilizia sanitaria riferite alla Città metropolitana di Palermo e dunque inutilizzabili per altri interventi. Gli approfondimenti che ho ritenuto doveroso condurre, sia nella qualità di parlamentare regionale sia di amministratore locale del territorio su cui dovrebbe sorgere l’opera strategica, hanno permesso di individuare risorse che non risultavano menzionate nel citato documento per complessivi 155 milioni di euro, frutto di assegnazioni disposte con DM 20 luglio 2022 e dunque anteriore al DUPISS, eppure in queste non menzionate”.


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