E’ stata presentata dal parlamentare regionale Vincenzo Vinciullo, Vice Presidente della Commissione Affari Istituzionali all’Ars, un’interrogazione al Presidente della Regione ed all’Assessore regionale alla Pubblica Istruzione per chiedere di intervenire presso il Dirigente dell’Ufficio Scolastico Provinciale di Siracusa, affinché emani un provvedimento di deroga a quanto previsto dalla nuova riforma della Pubblica Istruzione, che permetta alla scuola media di Pedagaggi di avere separati gli insegnamenti fondamentali nella seconda e terza media.
Vinciullo chiede nell’atto ispettivo di convocare il Direttore Generale della Pubblica Istruzione della Sicilia, in modo che lo stesso reperisca le somme necessarie a consentire al Dirigente dell’USP di Siracusa l’emanazione del provvedimento, utilizzando il personale precario in esubero, attualmente oggetto dell’accordo Stato-Regione (1710 posti), quali docenti annuali delle classi seconda e terza della scuola media di Pedagaggi.
“I tagli alla scuola voluti dal Governo Prodi – scrive l’esponente del PdL – stanno facendo sentire i propri effetti deleteri nelle scuole siciliane di ogni ordine e grado, questi tagli hanno interessato anche la scuola elementare e media della frazione montana di Pedagaggi, nel territorio del Comune di Carlentini”.
I tagli, infatti, secondo quanto riferisce Vinciullo, hanno portato alla formazione di tre pluriclassi; in particolare, sono state accorpate in uniche classi la prima e la seconda elementare, la quarta e la quinta elementare, la seconda e terza media.
A seguito delle proteste dei genitori, il Dirigente scolastico, pur mantenendo le pluriclassi alle elementari, ha escluso dalla comunione didattica le materie fondamentali che vengono impartite da docenti diversi.
“Purtroppo – continua Vinciullo – la stessa cosa non è stata messa in atto per la pluriclasse che accorpa seconda e terza media, in quanto il Dirigente scolastico è riuscito solo per l’italiano e l’inglese ad assicurare due docenti diversi, mentre, per tutte le altre materie, a cominciare dalla matematica, l’insegnante curriculare è costretto a dividere la stessa ora su due classi, svolgendo contemporaneamente due programmi diversi e compromettendo, di conseguenza, seriamente il diritto allo studio dei ragazzi di Pedagaggi”.
“In questo modo – conclude il deputato regionale – si compromette la crescita scolastica e didattica dei giovani ed in modo particolare di quelli della terza media che non avranno più, in futuro, la possibilità di recuperare e di colmare le lacune che questo accorpamento certamente causerà”.
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