“Fino a quando dovremo sopportare le numerose minacce di disastro provenienti da certe aziende del polo petrolchimico?” Questo l’interrogativo della UGL di Siracusa posto dal Segretario della Federazione Chimici Enzo Toscano a seguito dell’emergenza occorsa alla centrale termoelettrica SA-1 della Erg Nu.Ce. (Nuove Centrali).
“La vita umana dei lavoratori è troppo spesso affidata alla fortuna – ha dichiarato Toscano – invece che a un’accurata pianificazione della sicurezza e della manutenzione”. La popolazione residente nel triangolo industriale, la notte tra sabato e domenica scorsi, è stata messa in allarme da un forte boato, da un sibilare persistente e da una nuvola che ha sovrastato l’area delle raffinerie.
“La misura è colma – continua il Segretario dei chimici – e le autorità competenti devono intervenire senza indugio per verificare lo status delle apparecchiature e degli impianti delle aziende a rischio. L’Organizzazione da me rappresentata fa appello, oltre che alla Prefettura di Siracusa, anche alle autorità competenti regionali e nazionali affinché facciano luce sui numerosi incidenti che interessano l’area industriale. La frequenza con cui si manifestano gli eventi è indice che qualcosa sta sfuggendo di mano e non vorremmo iniziare a contare i morti prima di fare controlli approfonditi”.
In un comunicato sindacale dello scorso 26 maggio alcuni lavoratori impegnati negli scavi di un’area della stessa Erg hanno manifestato la propria preoccupazione per le esalazioni mefitiche che, talvolta, provocano malori tali da richiedere il ricovero ospedaliero. La loro protesta è arrivata a dichiarare il blocco degli straordinari nel caso l’azienda non avesse fornito risposte in merito a problematiche riguardanti la sicurezza quali: polveri, scavi non segnalati, tubazioni emerse e bobine elettriche costituenti intralcio, mancanza di uscite di sicurezza e congestione di lavoratori accalcati in uno stesso sito.
“La centrale SA-1 della Erg Nu.Ce – conclude Toscano – non è nemmeno adeguata per il rilascio dell’Aia, autorizzazione integrata ambientale di matrice europea a cui bisogna allinearsi entro la fine di quest’anno, e non lo sarà nemmeno negli anni a venire. Ciò testimonia che gli impianti sono vecchi e necessitano di massicci interventi per garantire la sicurezza dei lavoratori e delle popolazioni limitrofe alle raffinerie”. La UGL provvederà a sollecitare l’intervento delle autorità competenti affinché nominino un’equipe di tecnici che effettuaranno sopralluoghi e monitoraggi presso le aree più a rischio.
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