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Siracusa, al Consiglio comunale la decisione sul gruppo di FdI. Cavallaro: “spero nessuno metta il bavaglio. Sarebbe norma ingiusta e antidemocratica”

"Lo scioglimento del gruppo sarebbe un duro colpo ai principi democratici che regalano la rappresentanza dei cittadini e il rapporto tra i vari partiti e movimenti"

“Voglio sottolineare come il partito di Giorgia Meloni si sia attestato alle amministrative come primo partito per preferenze. La fuoriuscita di alcuni consiglieri da Fratelli d’Italia, due prima della proclamazione, e uno circa un mese fa, non è fatto da sottovalutare ed è aperto un dibattito interno al partito per comprendere meglio quali errori evitare per il futuro. Ma non c’è dubbio che il gruppo si è formato fuori dal Consiglio comunale, perché i cittadini hanno eletto 5 consiglieri del partito della Meloni. Sarebbe ingiusta e antidemocratica una norma che facesse prevalere la volontà di 3 consiglieri eletti nelle fila del partito, e poi fuoriusciti, su quella dei cittadini che con il loro voto hanno determinato 5 seggi per Fratelli d’Italia e quindi un’ ampia rappresentanza proporzionale in consiglio comunale”. Il consigliere comunale di FdI, Paolo Cavallaro, prende atto dell’intervento del presidente Alessandro Di Mauro ai microfoni di SiracusaNews, dove ha reso noto il parere fornito dall’assessorato regionale agli Enti Locali manifestando la volontà di sottoporre all’aula la decisione sul mantenimento del gruppo consiliare.

Con l’uscita di Porto e Ricupero prima ancora del giuramento e di De Simone in seguito, FdI si trova solo con due rappresentanti in aula. E Fratelli d’Italia, se venisse sciolto il gruppo, sarebbe estromesso dalla conferenza dei capigruppo, dove si fissano gli ordini del giorno. “E ciò sarebbe doppiamente grave se si considera che siamo inequivocabilmente all’opposizione dell’amministrazione Italia – dice -. Mi auguro che nessun partito o movimento intenda mettere il bavaglio all’opposizione politica, scegliendo tra le interpretazioni possibili quella più antidemocratica. Lo scioglimento del gruppo da parte del Consiglio comunale sarebbe un duro colpo ai principi democratici che regalano la rappresentanza dei cittadini e il rapporto tra i vari partiti e movimenti, che deve essere sempre improntato a lealtà e rispetto; nessuno può pensare di fare l’azzeccagarbugli per prendersi rivincite o vendette a urne chiuse”.


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