“Dopo due anni di pandemia c’è una sofferenza oggettiva e non patologica che è quella più pericolosa perchè viene quasi accettata come normale, soprattutto tra i più fragili e cioè adolescenti e anziani. Questo è il caso delle depressioni che aumentano”. A dirlo è Fulvio Giardina, ex presidente Consiglio nazionale ordine psicologi, parlando del bonus psicologo tanto discusso in questi mesi e adesso, finalmente, realtà.
Si tratta di uno stanziamento del Governo di 10 milioni di euro che potrebbero interessare una platea di circa 16mila soggetti, fino a 600 euro a persona.
Il contributo, che è stato approvato dalle commissioni Affari costituzionali e Bilancio della Camera con un emendamento inserito all’interno del decreto legge Milleproroghe, punta a fronteggiare l’aumento delle condizioni di depressione, ansia, stress e fragilità psicologica causate dalla pandemia covid direttamente o indirettamente per le conseguenze socio-economiche.
Considerando che una tariffa minima di una seduta di psicoterapia presso uno specialista privato si attesta sui 50 euro, spiega la relazione tecnica che accompagna il provvedimento, con 600 euro sarà quindi possibile seguirne 12.
Si potrà accedere al sostegno con un Isee inferiore ai 50mila euro. I 10 milioni stanziati vanno ad aggiungersi ad un analogo finanziamento previsto dalla legge di Bilancio per i servizi di salute mentale.
Una misura, secondo Giardina, che però non aiuterebbe la categoria: “Si tratta di una tantum che non risolve i problemi – dice – Più interessante la proposta dello psicologo di base”. Misura, quest’ultima, già introdotta da Lombardia, Campania e Friuli Venezia Giulia.
Anche in Sicilia il deputato regionale Giovanni Cafeo (Lega), aveva sollevato il problema annunciando che “ci sono a disposizione fondi europei per istituirlo in Sicilia”.
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