La sua forza è tutta nel suo nome: coraggio. E c’è voluto parecchio coraggio per affrontare da adolescente tre anni di inferno, tre anni in cui ha provato il carcere in Libia, la perdita della madre e due viaggi della speranza che però non le hanno tolto il sorriso e quella voglia di vivere contagiosa che trasmette fin dal primo incontro.
Selezionata per la parte de “il ragazzo” nella nuova produzione “È arrivato Godot” (Leggi Qui), la storia di Courage Odafeh è tutta da raccontare. Nigeriana di Lagos, 18 anni, il suo sogno è quello di fare l’attrice e la cantante e oggi si trova con la sua prima opportunità: recitare con una compagnia teatrale pronta alla tournée siciliana. È ancora presto per sapere cosa le riserverà il futuro, ma certamente il suo passato non è stato affatto facile.
Ha lasciato la Nigeria nel 2013 per raggiungere la madre, che aveva trovato lavoro in Libia. Per arrivare nel nord dell’Africa ci sono voluti 40 giorni e lei era l’unica ragazza tra gli 80 passeggeri stipati in un minibus. Giunta in Libia è stata arrestata e lasciata in carcere per un mese perché entrata irregolarmente in Paese, uscita di galera è rimasta 7 mesi e due settimane in mezzo alla guerra che intanto era scoppiata e cominciava a fare le sue vittime.
Arrestata nuovamente per un altro mese perché voleva andare via, decide di lasciare definitivamente la Libia (“mia madre non c’è più”… sussurra, senza dire altro) e sale su una barca assieme ad altri 156 migranti in fuga dalla disperazione. Lei, minorenne, ancora una volta l’unica ragazza. La traversata di una notte non miete vittima, fortunatamente, e l’8 aprile 2014 arriva sbarca ad Augusta.
Frequenta il liceo Classico affidata a una famiglia, poi viene trasferita in un centro di accoglienza per 9 mesi ma adesso vive con una donna siracusana, ha fatto amicizia e ha deciso di provare a coronare il suo sogno. Un sogno che solo tre anni fa sembrava irrealizzabile, e che ora può essere costruito tassello dopo tassello. A proposito, Courage parla 33 lingue: 30 idiomi africani oltre all’italiano, il francese e l’inglese.
Luca Signorelli
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