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Siracusa, l’incendio di via Elorina. La commissione “boccia” la comunicazione: il canale WhatsApp della Protezione civile comunale rimasto “muto”

Sono passati giorni dall’incendio di venerdì ma c’è ancora molta confusione. Sebbene non sia ancora possibile accertare se nell’aria fosse presente o meno diossina

I canali di comunicazione istituzionali non sono stati attivati nella maniera più corretta, la pagina ufficiale del sindaco è stata preferita rispetto al canale WhatsApp ufficiale del Comune di Siracusa. E anche in ritardo: primo post alle 19 quando l’incendio di via Elorina è iniziato alle 13,30. Se n’è parlato ieri in III commissione consiliare Igiene e Sanità, presieduta dal consigliere comunale Cosimo Burti, che ha ascoltato l’assessore alla Sanità Teresella Celesti, l’assessore alla Protezione civile Vincenzo Pantano e di dirigente del settore Delfina Voria per relazionare sull’incendio dell’ex Spero in via Elorina e sulle eventuali ricadute negative sulla qualità dell’aria e sulla salute pubblica.

L’argomento sarà trattato in separata sede, vista l’assenza del sindaco in commissione, ma certo sarebbe interessante comprendere l’utilizzo del canale WhatsApp della Protezione civile del Comune di Siracusa, che invia esclusivamente gli avvisi regionali di allerta meteo ed è stato silenzioso il giorno dell’incendio. In attesa di dati definitivi sulla presenza o meno di diossine nell’aria (aggiornamento a mercoledì prossimo, finora le certezze sono poche), la commissione consiliare ha quindi affrontato il tema della qualità dell’aria: “l’amministrazione Garozzo ebbe un grande risultato con l’ingresso nel tavolo Aia – le parole del consigliere Burti – ma se dobbiamo dare un indirizzo di carattere politico, bisogna avere un quadro completo delle attività del Comune, così da suggerire iniziative o attività per migliorarle”.

Di sicuro – come confermato dall’assessore Pantano – la Protezione civile comunale si è messa in moto alle 15, quindi un’ora e mezza dopo l’inizio del rogo, con le squadre a supporto dei vigili del fuoco già alle 15,30.

Sono passati giorni dall’incendio di venerdì ma c’è ancora molta confusione. Sebbene non sia ancora possibile accertare se nell’aria fosse presente o meno diossina, “una certezza oggi c’è – dicono i consiglieri del Pd Massimo Milazzo, Sara Zappulla e Angelo Greco – bisognava avvisare prima, meglio e tutti. L’Amministrazione ha diramato due mail giorno 16 in cui si invitava “per pura precauzione” a tenere chiuse le finestre ma non ha mai fatto cenno a dei possibili rischi per la salute delle persone, come non ha fornito in seguito informazioni sulla fine dell’emergenza o indicazioni sulla nocività dei fumi in atmosfera. I cittadini hanno dovuto capire o intuire tutto, scegliendo come comportarsi in autotutela e in completa autonomia, senza la guida chiara ed esplicita di chi della tutela della salute di tutti è responsabile. Anche e proprio di questo parleremo mercoledì in Consiglio comunale discutendo la mozione per la prevenzione sugli incendi. Ringraziamo sempre e ogni volta i vigili del fuoco, la protezione civile e tutti coloro che, con il loro sforzo, hanno fatto sì che l’emergenza non diventasse fatale. Rimane l’amarezza per un fenomeno– quello degli incendi – drammatico, per una prevenzione ancora insufficiente e per il mancato impegno nel rafforzare la Protezione Civile. Vogliamo, però, rilanciare e fare una proposta per il futuro: l’Amministrazione comunale si faccia promotrice, insieme alla Prefettura, di un protocollo di azione tra Vigili del Fuoco, Protezione civile, Arpa e Asp di Siracusa. Bisogna dotarsi di un sistema organizzativo talmente efficace che consenta di dare tempestiva e capillare notizia su cosa sta bruciando, quali sono i comportamenti immediati da adottare preventivamente e cosa viene rilasciato nell’aria per fare approfondite valutazioni e prendere successivi provvedimenti”.

Dello stesso avviso il capogruppo di Insieme Ivan Scimonelli: “per quasi 24 ore Siracusa è stata ricoperta da una nube che non sappiamo se essere stata tossica, attendiamo di comprendere se c’è stata diossina nell’aria, ce lo saprà dire Arpa tra un po’ di tempo. Intanto mi preme segnalare alcuni evidenti errori di comunicazione da parte della dirigenza degli uffici alla Protezione civile: comunicazioni tardive, il canale ufficiale whatsapp del Comune non è stato utilizzato, la cittadinanza è stata informata solo alle 19,30 dicendo di tenere porte e finestre chiuse. Magari, preventivamente, bisognava sconsigliare spostamenti o invitare all’utilizzo di mascherine Ffp2? È questo il Piano di protezione civile che dovrebbe aiutare la cittadinanza. Mi risulta, inoltre, che l’Arpa sia stata contattata solo alle 21, addirittura dopo 8 ore dall’inizio dell’incendio. I numeri di reperibilità si trovavano negli uffici della Polizia Municipale, peraltro palazzo adiacente al medesimo comando”


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