In tendenza

Siracusa, l’indifferenziata resta a casa: niente raccolta per le utenze domestiche

Il motivo della mancata raccolta nella giornata di domani è dovuto dall'assenza di spazi per il conferimento comunicato la scorsa settimana dall'impianto Sicula di Lentini

Il Servizio di Igiene Urbana del Comune di Siracusa comunica che nella giornata di giovedì 2 giugno, a causa dei limiti ai conferimenti comunicati dall’impianto di Lentini di proprietà della Sicula Trasporti, non sarà possibile effettuare la raccolta dalla frazione indifferenziata dei rifiuti prodotti dalle utenze domestiche. Per questo motivo si invita la cittadinanza tutta a non esporre il rifiuto indifferenziato. L’emergenza rifiuti era stata annunciata una settimana fa dall’amministrazione comunale nel corso di una conferenza stampa.

Da oggi, infatti, la discarica di Lentini in cui Siracusa (e altri 171 comuni della Sicilia Orientale) conferisce la frazione secca indifferenziata ha ridotto la capacità di abbancamento ad appena 500 tonnellate al giorno a dispetto delle circa 1.500 dei giorni scorsi. Già nei giorni scorsi a seguito di una prima riduzione da parte di Sicula (che ha comunicato alla Regione la carenza di spazi) si erano registrati i primi ritardi, ma da domani la situazione potrebbe realmente diventare emergenziale.

Basti pensare che il solo comune di Siracusa secondo quanto riferito dagli uffici, produce tra le 500 e le 600 tonnellate a settimana, per un totale di circa 2.400 tonnellate al mese. Proprio per questo e nel tentativo di ridurre la frazione dell’indifferenziato, l’amministrazione comunale ha dato mandato alla Municipale di intensificare i controlli e la Tekra dal canto proprio non dovrebbe più ritirare i rifiuti non conformi. Insomma, per evitare il peggio si chiede alla cittadinanza di differenziare nel miglior modo possibile.

Gli uffici comunali – si legge nella nota – assicurano il massimo sforzo per diminuire i disagi alla cittadinanza, specificando che essi non sono dovuti alla volontà di questa Amministrazione ma alla cronica insufficienza impiantistica regionale.” Ma al netto delle colpe c’è un solo fatto certo: domani l’indifferenziata deve restare in casa. Per un altra settimana. Sperando che l’emergenza possa rientrare o essere limitata.


© Riproduzione riservata - Termini e Condizioni
Stampa Articolo


© Riproduzione riservata - Termini e Condizioni