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Siracusa, porticciolo di Ognina: una riqualificazione rimasta sulla carta. I pescatori: “così è impossibile lavorare”

Lo scorso marzo del 2021, il Comune di Siracusa aveva annunciato un finanziamento dalla Regione Siciliana per il canale di Ognina, per una somma di 867 mila euro

Il fondale è troppo basso e non permette il passaggio delle imbarcazioni, gli ormeggi troppo deboli e si spezzano durante l’attracco. Tutto questo rende la vita impossibile ai pescatori al porticciolo di Ognina a Siracusa. “Lavorare è diventato complicato – dice Francesco Bianca, pescatore -. Nel canale, all’ingresso, il fondale è così basso che rende impossibile l’accesso soprattutto alle imbarcazioni più grandi costringendoci quindi a dover portare le barche al Porto piccolo con un dispendio importante di gasolio”.

Oltre il danno la beffa per chi vive il porticciolo: “anni fa – spiega l’imprenditore Loris Gimondo – c’era stato illustrato un progetto di riqualificazione, ma poi non è mai stato realizzato”. E in effetti, lo scorso marzo del 2021, il Comune di Siracusa aveva annunciato un finanziamento dalla Regione Siciliana per il canale di Ognina, per una somma di 867 mila euro.

In quel progetto approvato dall’assessorato alla Pesca e all’Agricoltura si prevedeva l’adeguamento della banchina e dei servizi annessi per agevolare lo sbarco e la prima vendita del pescato, la fornitura di energia elettrica e acqua e di attrezzature per la prima conservazione del pescato e il miglioramento delle condizioni di ormeggio.

Nel dettaglio l’opera di riqualificazione prevedeva la pavimentazione in basole di pietra di Comiso; l’installazione di bitte di ormeggio in ghisa e di 13 colonnine per erogazione di energia elettrica ed acqua; un impianto per la produzione di ghiaccio a scaglie; la realizzazione di un box prefabbricato per servizi igienici e locale tecnico; 5 pali d’illuminazione della banchina del porto peschereccio; gli impianti di allacciamento alle reti idrica e fognaria cittadina.

“Dove sono finiti questi soldi?”, chiede Francesco Greco che si è fatto portavoce dei pescatori di Ognina. A questa domanda qualcuno dovrà rispondere, ma per il momento la richiesta è “dragare il fondale per permettere a tutti di lavorare”. Poi, probabilmente, si potrebbe parlare di una visione futura di città e di Ognina.


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