Siracusa, “Scene da un matrimonio” al Vermexio, arriva il “sì” tra Mpa e amministrazione Italia

“Sì, lo voglio”. È questo il minimo comun denominatore che si è registrato questa mattina poco prima di pranzo al secondo piano di Palazzo Vermexio. Perché a pochi metri di distanza si sono celebrati due matrimoni: uno civile (auguri agli sposi) nel salone Borsellino, l’altro politico, nella stanza Verde del sindaco. Due ambienti separati solo da una porta. Ma se quello civile per questioni di privacy (e perché non eravamo tra gli invitati) non possiamo raccontarvelo, quello politico possiamo snocciolarlo in tutte le sue componenti, paragonandolo anche ai luoghi comuni che appartengono alle più classiche delle unioni.

A partire dal ritardo degli “sposi” Salvo Cavarra e Marco Zappulla, giunti all’interno del Vermexio una ventina di minuti dopo l’orario previsto (le 12.30) per il “Sì” all’ingresso in Giunta. Ad attenderli c’era il “cerimoniere” Francesco Italia che, vista l’attesa e anche l’assenza di un dipendente comunale che doveva celebrare il rito civile, un po’ per scherzo e un po’ per ingannare il tempo ha più volte ventilato l’ipotesi di andare a celebrare “l’altro” matrimonio.

Alla fine, però, Cavarra e Zappulla sono arrivati, hanno giurato “amore e fedeltà” all’amministrazione Italia e il matrimonio, il più discusso in ambito politico in questi ultimi mesi, si è celebrato. Con buona pace di Fratelli d’Italia che, a più riprese, ha rivestito il ruolo di Don Abbondio, affermando che questo matrimonio non s’aveva da fare. Ma si è fatto, con tutto il cerimoniale d’occasione, gli applausi, il rumore dello spumante (dal salone Borsellino alla firma di Zappulla) e un aperitivo a mo’ di rinfresco (per Salvo Cavarra) pochi minuti dopo.

Come tutti i matrimoni, adesso, bisognerà tastarne la solidità, soprattutto nei momenti di burrasca, ma oggi più che mai è apparso chiaramente come il “sì” di Mpa e l’amministrazione Italia sia fondato su basi solide. Con buona pace di Fratelli d’Italia.