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Siracusa verso il voto, Mangiafico “apre” al centrodestra e annuncia: “Civico 4 vi sorprenderà”

Mangiafico non disdegna una sua possibile candidatura come elemento di sintesi del centrodestra, ma guarda anche molto ai progetti civici che hanno preso piede in città

Ha un sorriso sornione e a microfoni spenti è sicuro che il suo movimento “Civico 4” potrà essere la vera sorpresa alle prossime elezioni amministrative. Ex presidente del Consiglio provinciale ed ex vice presidente dell’ultimo (e disgraziato) Consiglio comunale di Siracusa, Michele Mangiafico, di campagne elettorali ne ha fatte tante, ma probabilmente mai nessuna come quella di quest’anno con scenari pronti a capovolgersi di giorno in giorno.

Lui che, nonostante lo scioglimento del civico consesso, ha continuato a controllare l’azione amministrativa come se fosse “l’ultimo samurai” dell’opposizione.

Cosa rinfaccia maggiormente all’attuale amministrazione comunale?

La mancanza di confronto con la cittadinanza e di coinvolgimento nei processi decisionali con le forze politiche”.

Ha dato vita al movimento “Civico 4” e lei in qualità di leader, anche se non lo dice apertamente, è il candidato sindaco. Pensa che potrà correre da solo?

Non ho mai espresso la mia candidatura, ma ho sempre detto che Civico 4 ha dato vita a un percorso programmatico che dal novembre 2019 a oggi ci ha portato a controllare tutti gli atti amministrativi. Questo ci ha consentito di costruire un programma che presenteremo il 18 marzo, con l’obiettivo di governare la città in modo alternativo all’attuale amministrazione.

In questa fase in cui tutti stanno parlando con tutti, si dice che lei stia interloquendo spesso con Enzo Vinciullo, Giovanni Cafeo, Edy Bandiera e Mario Bonomo?

Abbiamo apprezzato il fatto che loro abbiano voluto ascoltare la nostra proposta politica e valutato il nostro percorso, serio e concreto, con posizioni alternative a chi oggi governa la città. Ma parliamo anche con altre forze politiche”.

Ovvio riferimento a officina civica?
È una realtà che apprezziamo perché anche loro fanno parte di quelle opposizioni che in assenza del Consiglio comunale hanno fatto un grande sforzo programmatico. Anche con loro stiamo cercando punti di contatto.”

Viste le difficoltà del centrodestra di trovare la quadra su un nome, se le venisse chiesto di fare il candidato sindaco della coalizione, lei sarebbe disponibile?
Questa disponibilità l’abbiamo già data nelle interlocuzioni che ci sono state in passato, ma serve la condivisione dei programmi. Nel nostro intento c’è quello di dare spazio e condividere idee e visioni di città anche con quelle forze che al momento hanno difficoltà a trovare un punto di sintesi”.

Visto che presenterete a breve lista e programma, su cosa pensa debba ripartire Siracusa?
Vogliamo ripartire dal potenziamento della raccolta differenziata a oggi molto distante dal 65% che dovremmo raggiungere. Abbiamo un programma composto da 100 idee che presenteremo a breve. Siamo al quarto posto in Italia per perdite idriche e con grandi criticità in termine di impianti. Parliamo di due parti cardine del comune che impegnano circa 40 milioni di euro. Ma vogliamo anche pensare ai più deboli, passando dai servizi domiciliari agli anziani.

Cinque anni fa lei era partito in opposizione al sindaco Italia. Successivamente c’era stato un avvicinamento e adesso è di nuovo in contrapposizione. Possiamo dirlo apertamente “mai più con Francesco Italia?”
Non solo. Noi abbiamo rispettato le regole del gioco che purtroppo hanno fatto sì che i partiti di opposizione siano finiti fuori dal Consiglio comunale. La legge dice che prima dei 24 mesi non si può fare alcune sfiducia al sindaco. Motivo per cui non ha senso nella dialettica in assise per i primi 24 mesi a fare un’opposizione tale da finire fuori dal Consiglio comunale. Io rivendico una dialettica di confronto che però non si è mai tradotta rispetto a un sostegno organico che nemmeno oggi c’è o ci sarebbe in vista del prossimo turno elettorale.

 

 


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