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Un nuovo stadio per il Siracusa calcio, Ricci: “stiamo lavorando per averlo entro il 2026”

In occasione dell'ingresso nello staff azzurro di Alessandro Guglielmino, Gigi Calabrese e Fernando Spinelli, il patron azzurro si sbottona sull'obiettivo di un nuovo stadio

Tre nuovi innesti nei quadri dirigenziali per rendere ancora più identitario lo spirito del Siracusa e il sogno di avere entro il 2026 il nuovo stadio. In occasione della conferenza stampa indetta stamattina al De Simone per ufficializzare l’ingresso nello staff tecnico di Alessandro Guglielmino come direttore generale e di Gigi Calabrese e Fernando Spinelli,  responsabile dell’area tecnica il primo, club manager e responsabile dell’under 19 il secondo, ecco che il presidente Ricci sgancia la bomba.

Mercoledì scorso – ha detto Ricci – anche grazie al sindaco Italia ho incontrato le due cordate che ambiscono a realizzazione di un nuovo stadio a Siracusa e abbiamo trovato l’intesa per sviluppare tutti un unico progetto“. Finita qui? Per niente, perchè Ricci si spinge oltre.

L’area è già stata individuata – ha proseguito il patron azzurro – e per adesso posso solo dirvi che si ragiona su un impianto da 15mila spettatori, con la possibilità di avere un centro sportivo, campi per le giovanili e un hotel che possa ospitare la squadra in ritiro. Se tutto va bene entro la prossima primavera presenteremo il progetto, così da avere una nuova casa per il Siracusa nel 2026“.

Ma una casa sarebbe vuota se non ci fosse una famiglia a viverla, e anche per questo Ricci ha voluto inserire nel Siracusa calcio tre figure come Guglielmino, Calabrese e Spinelli (che si aggiungono al già presente Carmine Giordano) che rispecchiano a pieno l’identità aretusea. “Sono tutte persone che incarnano il dna del Siracusa – ha detto ancora Ricci -. Oggi inizia un percorso di riconsegnare alla città la squadra del Siracusa calcio“. Ingressi che hanno consentito al numero uno azzurro di modificare il mantra di inizio stagione: “Fino a oggi abbiamo sempre parlto di equilibrio e programmazione – conclude sorridendo Ricci -. Oggi aggiungiamo anche le parole identità e appartenenza.”

Ma viste le parole dei tre “nuovi” dirigenti, la cosa che colpisce di più è forse quella di avere già tutti le idee molto chiare. ” Da mesi il presidente mi ha parlato di appartenenza e identità – dice il neo Dg Alessandro Guglielmino -, valori che mancano da qualche anno. Volevamo completare i quadri dirigenziali e oggi l’abbiamo fatto nel migliore dei modi. A mio avviso in questo momento siamo al 30% del nostro percorso di crescita per quanto fatto in campo e fuori, ma stiamo organizzando il futuro della società.  Si tratta di un lavoro duro che facciamo con orgoglio e passione grazie al presidente, ma dobbiamo tenere i piedi per terra, ricordando sempre che il nostro è un programma triennale.”

Gli fa eco Gigi Calabrese, che ha posto l’accento sullo spirito identitario che lo ha spinto ad accettare il nuovo ruolo. “La maglia ci appartiene e ce la sentiamo cucita addosso – ha detto – . Conosco il presidente da una settimana ma mi sembra di essere con lui da tempo e fin dai primi momenti ho percepito che dentro questa squadra c’è qualcosa di importante

Fernando Spinelli, invece, ha voluto ricordare come per lui Siracusa sia una scelta di vita. “Sarebbe stato più semplice dirlo quando giocavo – ha esordito – per attrarre maggiore benevolenza. Ma non è così. Siracusa l’ho scelta e l’ho trovata proprio come si trova l’amore. L’ultima partita col Siracusa è stata 5 anni fa, ora ritorno con altre vesti ma emotivamente non sono mai andato. Il ritorno per me è stato molto naturale. La scelta di entrare a far parte viene dal sentimento forte che mi lega a questa piazza. Ho accettato perché lo farò con un gruppo di lavoro che ama e sente questi colori, sentendo proprio il lavoro che svolge e poi sono competenti.


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