Il teatro greco di Siracusa non sarà compromesso dai concerti in programma per quest’estate. Così il sindaco, Francesco Italia, replica al professore Paolo Giansiracusa e al direttore del Parco archeologico, Antonello Mamo.
Le contestazioni riportate da entrambi sono legate all’identità – e al rispetto di essa – del luogo e alla fragilità del bene storico. Il teatro nasce oltre 2.750 anni fa per essere sede della tragedie e poi, subito dopo, delle commedie greche. E così è stato per la quasi totalità degli anni, tranne per pochi eventi sporadici. Negli ultimi anni la musica, di qualsiasi genere essa sia, è lentamente entrata anche al parco della Neapolis. E con essa le polemiche.
“Il rispetto vero del luogo è dato dalla qualità della performance artistica – replica Italia – sia essa balletto, concerto pop, lirica o rock. Possiamo decidere di fare qualsiasi genere musicale, ma nel caso di una pessima qualità sicuramente non porteremmo rispetto al teatro”.
E poi c’è la querelle sulla fragilità del bene storico: “Le strutture che ogni anno vengono collocate – ancora il sindaco – sono le medesime, sia per gli spettacoli dell’Inda sia per qualsiasi altro spettacolo. Ogni fase di montaggio e smontaggio viene seguita da un archeologo (talvolta anche più di uno) che quotidianamente redige un libro sul quale vengono appuntati i passaggi di ogni fase”.
Per Massimo Ranieri e Negramaro è già iniziata la prevendita, si attendono notizie su Giorgia, Zucchero, Biagio Antonacci, Carmen Consoli, Il Volo, i Negramaro, Gianni Morandi, Antonello Venditti e Francesco De Gregori.
“Ma come si fa a non saltare sulle note dei Negramaro o di Zucchero?”, diceva Mamo in un’altra intervista. Anche su questo Italia risponde: “Lo scorso anno – dice il primo cittadino – gli artisti hanno chiesto al pubblico di rimanere al proprio posto, e così è stato anche sulle note dei brani più movimentati di Elisa e Gianna Nannini”.
Peraltro alcuni gradini sono ricoperti da una struttura in legno per preservarli. Probabilmente – come ha già spiegato Mamo – bisognerà anche pensare a un restauro, ma al momento la cosa certa è che i concerti estivi si faranno.
“Stiamo lavorando al cartellone da mesi – conclude Italia – l’estate al parco rientra nella programmazione estiva”.
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